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lunedì 10 luglio 2017

Ricomincio da tre...

9 : commenti
Cari amici di 22 passi,

avrete sicuramente notato che il tempo che dedico al blog è andato progressivamente diminuendo, ma presto sarà anche peggio. A 52 anni appena compiuti, sto infatti per iscrivermi nuovamente all'università, con l'obiettivo di avere entro 3 anni la mia terza laurea.

E lo faccio insieme ad alcuni colleghi di lavoro, in modo da poterci spronare, motivare ed aiutarci a vicenda. Diciamo che, già ben oltre il "mezzo del cammin", abbiamo in progetto un reset a livello lavorativo e questa laurea (e forse anche un successivo Master) ne sono la base. Ovviamente il fatto di lavorare a tempo pieno ci ha portato ad esplorare l'offerta formativa delle università telematiche e alla fine abbiamo optato per Uninettuno. Nel mio caso, la Laurea Magistrale scelta è questa:



In virtù delle lauree pregresse, mi iscriverò direttamente alla magistrale con un debito formativo di 72 CFU che assolverò sostenendo 8 esami della triennale in Psicologia (Psicologia Cognitiva, Psicologia della personalità, Psicobiologia del comportamento umano, Psicometria e analisi dei dati, Teoria e strumenti di valutazione psico-sociale, Psicologia dello sviluppo, Psicologia di comunità, Psicologia dinamica). 

Ho soppesato tutti i pro e contro: non sarà una passeggiata, ma so che ce la posso fare e ce la metterò tutta.

Un abbraccio a tutti.

lunedì 3 luglio 2017

Fisica del 4° livello

86 : commenti
Post di Camillo Urbani

Durante il congresso tenutosi il 30 giugno 2017 a Roma, vista l'enorme mole di trasmutazioni della materia presentate, certificate e ripetibili, mi sono fatto le seguenti considerazioni. Provo a esporle di seguito, mi rendo conto che abbisognano di menti molto aperte.

La Fisica in evoluzione

L'uomo è da sempre interessato a capire come è fatto l'universo, in parte spinto dalla necessità, in parte per acquisire vantaggi dalla conoscenza, in parte per pura curiosità.
La conoscenza viene rivelata attraverso livelli successivi, ognuno comprendente il precedente.
Possiamo vedere la cosa come strati i una cipolla, oppure come l'avanzamento della comprensione di una funzione matematica scomponibile in termini successivi.
Detta F(t) la funzione “conoscenza della fisica” nella variabile t = tempo, possiamo pensarla come scomponibile in termini di approssimazione successiva.
F(x)= f1+f2+f3+f4....
f1 rappresenta il primo termine che corrisponde alla conoscenza della fisica Newtoniana
f2 rappresenta il passo successivo dato dalla relatività ristretta e generale
f3 rappresenta la meccanica ondulatoria e la meccanica quantistica, che è l'attuale frontiera
f4 rappresenta, in base alla mia esperienza, il livello in cui si amplia il concetto che compare sporadicamente già al 3° livello, in quantistica, l'osservato e l'osservatore sono un tutt'uno, con il corollario che lo stato mentale, emozionale... dell'osservatore influenza ciò che osserva. Nel quarto livello questo concetto viene ampliato di molto.

Fisica del quarto termine: detta anche fisica dell'attenzione o del “mentalismo”.
Sotto la spinta evolutiva incessante la materia finisce con il produrre strutture organiche con capacità crescenti di consapevolezza, attenzione, analisi, volontà, creatività.
Col termine “CONSAPEVOLEZZA” riassumiamo tutte le suddette proprietà e molte altre.
Da una semplice analisi storica si costata come tutto l'universo tenda a creare, ampliare e conservare la “CONSAPEVOLEZZA”.
In tutta questo sviluppo interviene un fattore fondamentale detto “energia”, l'energia se vista nei primi tre livelli ha un aspetto meccanicistico ben definito essa è uguale ad una forza per uno spostamento lungo la direzione della forza.
Al quarto livello le cose cambiano l'energia va vista in una nuova visione, sembra che una definizione di prima approssimazione possa essere questa:
L'energia corrisponde ad un accumulo di attenzione.
Preciso che nel quarto livello è la cosapevolezza che assume il punto di riferimento, in questo livello non si parla più di forza essa viene sostituita dall'attenzione.
L'energia viene vista come attenzione moltiplicata per tempo (implica volontà, determinazione, costanza)

Per comprendere un po' questo livello della fisica, occorre rendersi conto che la realtà che, se vista dai tre precedenti livelli di fisica, appariva solida e stabile, quando si passa al quarto livello la realtà è un'immagine su di uno schermo tridimensionale, cioè un ologramma. Semplificando immaginiamo la realtà come immagini su di un monitor gestite da un computer.
Se noi operiamo sul monitor, per quanto ci sforziamo non riusciremmo mai a cambiare la realtà proposta dal monitor, ma se dopo aver sviluppato un sufficiente grado di consapevolezza riusciamo a capire che dietro alle immagini c'è un programma che le gestisce, allora cominciamo a renderci consapevoli che se riuscissimo ad entrare nel computer e modificare il programma le immagini cambierebbero in modo incredibilmente più semplice di quanto lo lasciavano supporre le conoscenze raggiunte nei primi tre livelli (fisica newtoniana, relativistica, quantistica).
Ora la mia esperienza pratica mi ha portato a questo livello già all'età di 27 anni ancora fresco di laurea in Fisica.
Le verifiche che ho fatto le racconto qui:

Una volta accettata l'esistenza del 4° livello della Fisica occorre comprendere come utilizzare pragmaticamente questa nuova informazione.
In questo processo si arriva a conoscere strane strade alternative quali lo sciamanesimo, si riscopre la vecchia cara “alchimia”, quest'ultima grande scienza fu gettata dalla finestra dall'illuminismo e dalla “santa inquisizione”, ora rientra dalla porta, ma sotto una nuova visione.

A questo punto la visione alchemica è collocata nel livello che le spetta. L'alchimia è una scienza profonda, ma poco utile in quanto non ripetibile dai più, entrare in questa conoscenza prima di aver sviluppato un saggio equilibrio e una retto comportamento è deleterio per l'individuo, questi potrebbe fare il passo più lungo della gamba, non maturando le necessarie riflessioni e non comprendendo che la realtà dei primi tre livelli è una necessità evolutiva che genera consapevolezze creative che evolvono principalmente sfruttando l'interscambio culturale.
È la comunicazione ben accordata tra emittente e ricevente che accelera l'acquisizione di nuovi concetti, nuovi schemi di pensiero, l'individuo NON è costretto a fare tutte le esperienze, ma può avanzare a piccoli passi usufruendo e accettando l'esperienza altrui. C'è in sostanza una crescita di gruppo, che nel caso dell'umanità si estende a tutto il mondo, in attesa di estendersi a tanti mondi, a tanti universi.

La comunicazione per essere efficace deve essere accordata, i simbolismi di base devono essere un patrimonio in comune. Questo implica la necessità di un universo percepito in modo stabile, con punti fermi quasi immutabili, ciò vien fatto agganciando la struttura dei corpi fisici alla memoria dei genitori e degli avi in genere. Il DNA è una specie di “hard disk” che permette di dare a tutti una stessa base percettiva, ma nello stesso tempo introduce piccole variazioni individuali per favorire anche l'aspetto creativo, immagazzinando quindi i nuovi cambiamenti in un continuo miglioramento del DNA. La creatività implica la necessità di avere sviluppato una percezione simile, ma non uguale.
Risulta poi evidente che la percezione sensoriale viene organizzata attraverso l'educazione che si riceve nella prima parte della vita, essa introduce un nuovo parametro nel gioco evolutivo.
Il linguaggio diventa il miglior metodo di comunicazione, esso evolve verso la precisione, aumentando i vocaboli man mano che si entra in una analisi più fine della realtà.

Potrebbe essere arrivato il tempo in cui una grossa fetta dell'umanità possa comprendere il 4° livello della fisica senza che la sua evoluzione ne sia frenata; siamo in un'epoca in cui molto di ciò che prima era nascosto nel linguaggio alchemico, possa essere tranquillamente rivelato. La grande massa di informazioni presenti in Internet fa sì che l'individuo venga bombardato da mille informazioni in cui c'è tutto e il contrario di tutto. Pertanto alla fin fine spetterà a lui stesso la scelta di abbracciare una teoria piuttosto che un'altra, in altre parole è libero, quindi può evolvere.
Viene così scavalcato il pericolo che assillava gli antichi alchimisti, “non dare le perle ai porci”, cioè “non dare la bomba atomica in mano ai bambini!
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