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domenica 27 novembre 2016

Le ragioni per votare

Post di Daniele Passerini

Manca finalmente una sola settimana al referendum del 4 dicembre. Qualunque sarà il risultato (e ai posteri l'ardua sentenza), verrà comunque ricordato per la profonda spaccatura che ha creato nella nazione, dividendo partiti, allontanando alleati storici, riunendo - tanto nel fronte del SI quanto in quello del NO - persone che solo un anno fa sarebbe stato inimmaginabile vedere unite sotto una stessa bandiera.

Di certo non si era mai vista, nella storia della Repubblica, una divergenza di idee così inconciliabile ed accesa tra il sindacato storico della sinistra, la CGIL, e la dirigenza di quel partito che - in teoria - dovrebbe ancora rappresentare la sinistra: dal Partito Comunista Italiano, al Partito Democratico della Sinistra, passando per L'Ulivo, ai Democratici di Sinistra, fino all'ormai irriconoscibile Partito Democratico, che la vulgata ha già ribattezzato PDR (Partito Democratico di Renzi) o più semplicemente PdR (Partito di Renzi!).

Tra le tantissime argomentazioni che si trovano in rete per spiegare le ragioni del NO a chi è ancora incerto, le 11 elencate dalla CGIL mi sembrano un buon equilibrio tra sintesi e completezza.

Le ragioni per votare NO al referendum costituzionale.
  1. Non è la riforma della Costituzione che darà maggiore stabilità al Governo. La stabilità di un Governo dipende dalla solidità della maggioranza parlamentare che lo sostiene.
  2. Il nuovo Senato, per composizioni e funzioni, non sarà realmente rappresentativo di Regioni e autonomie locali e non avrà la possibilità di incidere realmente sulle leggi che riguardano i territori. 
  3. Il nuovo procedimento legislativo è più complesso e variabile di quello attuale: è prevista una pluralità di procedimenti a seconda delle diverse possibilità di intervento del Senato (per materia e fonte normativa) che porterà a maggiori incertezze e conflitti procedurali.
  4. La riforma non allarga gli spazi di rappresentanza e non dà adeguate garanzie alle minoranze politiche. È tutto rimandato a modifiche dei regolamenti e leggi future, e alla legge elettorale.
  5. C'è una eccessiva centralizzazione delle competenze legislative e dei poteri decisionali (e se vince il "peggior nemico"?...), senza alcuna garanzia di uno spazio di autonomia legislativa per le Regioni.
  6. Però lo Stato avrà la possibilità di dare maggiore autonomia alle Regioni "virtuose" con il rischio di creare Regioni di serie A e Regioni di serie B.
  7. Non c'è una vera riduzione degli sprechi. Il risparmio è quantificabile, ad oggi, nella cancellazione delle indennità dei senatori (circa 40 milioni). Si potrebbe fare di più e meglio modificando solo i Regolamenti, ponendo vincoli a diarie e rimborsi, e riducendo gli emolumenti. Tutto ciò, come il tetto agli stipendi dei consiglieri regionali, si sarebbe potuto definire con una legge ordinaria.
  8. L'introduzione del "voto a data certa" per i provvedimenti proposti dal Governo, in assenza di limiti quantitativi e qualitativi, attribuisce all'esecutivo la possibilità di dettare l’agenda parlamentare, rompendo l'equilibrio tra poteri.
  9. Lo Stato farà leggi su materie che ricadono sulla vita delle comunità locali, dalla sanità all'uso del territorio, senza che le Regioni possano opporsi.
  10. Non sarà più necessaria una larga maggioranza per eleggere il Presidente della Repubblica. 
  11. La legge elettorale, voluta dallo stesso Governo che ha proposto le modifiche costituzionali e che, per giunta, ha posto la questione di fiducia per ottenere l'approvazione, non è oggetto del referendum, ma con questa Riforma attribuirebbe da un solo partito, anche se poco rappresentativo dell'elettorato, un potere eccessivo sulle istituzioni del Paese. 
Come sempre il mio invito, anche se in questo caso non c'è quorum, è di andare a votare: ognuno segua quel che coscienza, testa, cuore gli dice, ma esercito il suo diritto-dovere di voto, SI o NO che sia.

Se volete scaricare e condividere il volantino della CGIL questo è il link:

228 : commenti:

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vincenzo da torino ha detto...

@Andrea. La gaffe, a mio parere , lo ha fatto il quotidiano, non Renzi. Non fa piacere sapere che gli stipendi in Italia siano bassi, ma è la realtà per varie concause.Se tu vuoi investire perchè dovresti scegliere l'Italia sapendo che spesso in quasi tutte le attività il costo della manovalanza è determinante. Ci mettiamo anche che la produttività in Italia è piuttosto bassa e siamo a posto. Individuare nel costo manodopera basso rispetto ad altri paesi è ottimo marketing, in barda alle troppe scemenze ripetute su troppi argomenti dal quotidiano. Ho l'impressione che tu voglia la botte piena e la moglie ubriaca. Magari...

Alessandro Pagnini ha detto...

@ gio

Considerando che in testa pelata non è, mi sto chiedendo a quale zona del corpo ci si stia riferendo e, soprattutto, mi chiedo come tale notizia sia divenuta di pubblico dominio :-D

@ Daniele

Nando è forte, secondo me più di Vettel, ma è un bel manico anche Hamilton. Cmunque quello più motivato a cambiare, sarebbe senz'altro Alonso, perchè in McLaren non ha tante speranze di far granchè.
Può anche darsi che in Mercedes decidano che l'aver due galli nel pollaio non sia stata una buona idea e prendano un gregario poco ingombrante. Sarò curioso di vedere le loro scelte

camillo ha detto...

Dato che non ci siamo accapigliati, e le opinioni sono radicate propongo di usare gli ultimi scritti per una sfida previsionale.
Tipo ecco la mia:
Voto al NORD Vince il SI 52%
Voto al CENTRO Vince il NO 53%
Voto al SUD Vince il NO 59%
Totale Vince il NO ma non andrà oltre il 52%

Voto Si sperando che le cose cambino.
Se per miracolo vincesse il sì ebbe le probabilità che Renzi diventi il padrone assoluto... con questo marasma di sistema politico lo da allo ZERO_virgola.

Se qualcuno vuole giocare dia le sue % poi vedremo il più lungimirante. Ovviamente servono numeri quantificabili con metodo scientifico. Le opinioni le abbiamo già fatte.


Daniele Passerini ha detto...

@tutti
Abbiamo superato i 200 commenti, tra poco ci spostiamo su un nuovo post.

@Camillo
Tu voti SI e pensi che vincerà il NO.
Io voto NO e penso che vincerà il SI.
Sono annichilito dalle fanfare mediatiche che il fronte del SI ha schierato in crescendo, nella fase finale della campagna referendaria, mano a mano che ci si avvicinava al voto. Una strategia a dir poco militare!
Guarda la TV: è allucinante tutto quello che va in onda.
E c'è un'altra cosa che mi ha colpito, ascoltami bene.
Mia madre ha 85 anni, vive sola accanto a me in due case distinte ma con lo stesso civico e abbiamo le cassette postali una accanto all'altra: lei ha ricevuto un paio di giorni un opuscolo del "Comitato per il SI" formato A4 a colori di 8 pagine (non badano a spese!), piegato in due e infilato in una busta completamente bianca con solo nome ed indirizzo del destinatario. N.B. la finezza della busta bianca, in modo da non essere scambiata per pubblicità commerciale o sgamata per quello che effettivamente è: una pubblicità politica!
La mia famiglia anagrafica si compone di un 51enne, una 38enne, una 18enne: noi non abbiamo ricevuto nulla!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Profilazione di alto livello, caro Camillo. Tanto di cappello. Immagino che tutti i pensionati d'Italia abbiano ricevuto quell'opuscolo. Ma la mia famiglia è profilata in una sezione (minore) di elettorato su cui Renzi non combatte: combatte solo le battaglie dove sa di potere vincere e che possono assicurargli la vittoria finale.
Sì, temo che il SI vincerà, e vincerà perché questa non è stata una campagna politica in favore del bene della nazione, è stata una campagna di marketing abilmente orchestrata e diretta da un governo pro domo sua.
Sei libero di vederla diversamente, ma questo maledetto opuscolo per il SI mi ha sdegnato ancora di più. E se questa nazione dopo un buffone come Berlusconi, si merita un buffone come Renzi, alzo le mani: saremo governati da chi ci meritiamo. Amen.
Aggiungo che stasera va in onda una tribuna politica tra Renzi e... Berlusconi, ma ti rendi conto, Berlusconi!!! Secondo te porterà più voti al fronte del SI o a quello del NO??? Non voglio nemmeno vederlo Berlusconi "sacrificarsi" per promuovere il NO ottenendo l'effetto di rafforzare il SI... questo è l'inciucio più grande di tutti.

Alessandro Pagnini ha detto...

@ Camillo

Bah....i dati disponibili sono quelli dei sondaggi clandestini. Il NO sembra destinato alla vittoria. Altro non saprei dire

camillo ha detto...

Concordo su Berlusconi, soprattutto questo Berlusconi malato ottantenne e passatello porterà più voti al contrario, non solo sconterà gran parte del vecchio elettorato, sai che il sì ha alle spalle l'efficentismo, tipico di chi lavora di brutta e sa cosa vuol dire EFFICIENZA.

Per la storia dei buffoni... ci manca Grillo che è però un professionista del teatro. Grillo sulla finanza, ipersalari, salario minimo garantito andrebbebenissimo. Ma quando l'ho sentito parlare di cose un po' più tecniche sulla TAV, su Energie... Mi sono cadute le braccia straparla a vanvera. Che fare?
Ognuno ha il suo pezzo di verità, anche Renzi, anche Berlusconi, anche Mussolini,anche chiunque...
Quindi vada come vada non prendertela tanto a cuore.
Pensa piuttosto che se riusciamo ad avere Free Energy questo scardinerà il sistema più di mille referendum.

sono solo un misero test ha detto...

@Daniele
temo di doverti contraddire: sul Fatto Quotidiano di oggi c'è un articolo della Costamagna proprio su quel depliant: se hanno profilato lei come una convertibile al SI, stanno freschi. Mai cercare della furbizia dove puoi cercare cialtronaggine (cit. Napoleone, credo). :-)

@Camillo:
... questo scardinerà il sistema più di mille referendum.
parole sante. se ciò che pensiamo (e Camillo ha anche toccato) è vero, tutte, tutte, tutte le scelte politiche di questi tempi vanno viste (e interpretate) sotto quella luce. O qualcuno pensa che potrebbero non saperlo?

@Silvio/Daniele
gilanici ci sarete voi e le vostre sorelle! :-D

vincenzo da torino ha detto...

@Andrea. A mio parere la gaffe lo ha fatto il quotidiano. Renzi deve cercare investitori e punta sui vantaggi che possono interessare ad essi tra cui il costo di manodopera inferiori rispetto ad altri stati in Europa. E' una realtà che non piace, ma c'è ed ha cause molteplici. Ad un investitore questo piace e può essere un fattore importante per la sua scelta.Puro marketing. Purtroppo abbiamo una redditività molto bassa e questo ci penalizza. Quando avremo una economia più forte anche gli stipendi si alzeranno, non prima per volontà parlamentare o dei demagoghi. Tu vuoi la botte piena e la moglie ubriaca, come si dice. E' sognare cose irrealizzabili. Io vorrei non una italietta che non sa decidere e segue la demagogia, ma una Italia fatta di persone mature. Il No per me è quasi tutto demagogia e voto pro o contro Renzi, senza avere una riserva. Questa non è maturità.

Alessandro Pagnini ha detto...

"...O qualcuno pensa che potrebbero non saperlo?..."

Mah, anch'io, come te, esorto a non sottovalutare la cialtronaggine e magari i consigli di qualche consulente scientifico trombone, che sostiene che son tutte minchiate. Il mainstream quello pensa, del resto. Per questo a Rossi fa gioco una certa incredulità. Comunque che sia Rossi, o Parkhomov (che ha da pochi giorni presentato il report di un esperimento di 40 giorni, parrebbe molto positivo), o chicchessia e che si tratti di LENR o di altro, certamente la free energy sarebbe una scheggia impazzita per certi equilibri. Però ragazi sbrighiamoci che qui l'inverno incombe e le bollette si fanno più pesanti ;-)

bertoldo ha detto...

si anche trump e la clinton erano pari prima del voto o avanti la clinton poi si è visto come è andata a finire 70% no 30% si e tutti a casa

Unknown ha detto...

Per quel che vale la mia previsione: vince il SI e di molto. Ho azzeccato con sei mesi di anticipo Brexit e Trump. Uso questo metodo, la gente non capisce un tubo, dunque vota sempre dalla parte sbagliata.

triziocaioedeuterio ha detto...

Vince il no...sensazioni positive dal primo pomeriggio di ieri...

Silvio Caggia ha detto...

Vincono i parrucchieri e di larga misura.
Determinante lo slogan "Noi curiamo la testa dentro e fuori" che ha imperversato in campagna.
Non sono servite le minacce paventate dagli avversari di una diminuzione del PILo e che non si sarebbe più vista la crescita.
Forti le affermazioni del presidente del pool mani curate: è l'ora della ricostruzione... E di eliminare le pellicine!

triziocaioedeuterio ha detto...

Dovemo ride o è facoltativa....?

Daniele Passerini ha detto...

@SSUMT
Mai cercare della furbizia dove puoi cercare cialtronaggine (cit. Napoleone, credo). :-)
Ok, spero che tu abbia ragione: acuto il Napoleone o pseudo-Naponleone che sia! :)
Confiderò che per ogni colpo che gli va a segno un'altro gli vada a vuoto.

@Silvio
Forti le affermazioni del presidente del pool mani curate: è l'ora della ricostruzione...
Replico il link all'articolo di Gherardo Colombo, casomai fosse sfuggito a qualcuno (come ahimé era succdesso a me). Vale la pena davvero di leggerlo.
http://www.huffingtonpost.it/2016/11/06/colombo-riforma-renzi-referendum_n_12829210.html

Daniele Passerini ha detto...

@tutti
Vi propongo un gioco.

Oggi è in atto una gravissima violazione dell'art. 9 della L. 12/1956 così come modificato dalla L. 130/175 e ss.mm. Di fatto un cittadino, invece di potere riflettere serenamente sul voto che sta per esprimere, viene raggiunto ovunque (stampa, internet, TV, radio) dalla pubblicità a favore del SI...

In cosa consiste questa gravissima violazione? :-)

Daniele Passerini ha detto...

@tutti
ERRATA CORRIGE: legge 212 non 12.
Oh, muovetevi a risolvere il gioco che devo pubblicare il prossimo post!

vincenzo da torino ha detto...

Vi faccio solo notare che la Riforma costituzionale se passa il NO non si farà mai. Renzi, forte del momento propizio per il 40% alle europee, ha avuto il coraggio di sfidare il Senato, domani nessun senatore vorrà togliersi il cadreghino. E ci terremo le provincie. Già i 5S, meglio lasciare perdere...

vincenzo da torino ha detto...

Ho letto l'articolo di Colombo. Dice: "Con il sistema disegnato dalla riforma costituzionale, i nuovi senatori risponderebbero ai partiti, non alle autonomie locali. E, questo, diminuirebbe lo spazio della democrazia". Curioso ragionamento che non mi aspettavo da cotanza intelligenza. Le autonomie sono sempre guidate dai partiti ed è naturale che quindi il senato rispecchi tale forma di direzione.Già "diminuirebbe lo spazio della democrazia" Perchè, dove e come? Però ficcarci dentro la democrazia fa effetto, vero? Poveri noi...Poi continua "Si enfatizza la riduzione dei costi della politica e la semplificazione legislativa, ma il primo aspetto è marginale, il secondo va contro la reale necessità dell'Italia: che avrebbe bisogno di meno leggi, non di più velocità nella loro approvazione". Ha ragione che si è enfatizzato troppo sulla riduzione dei costi, fino ad un certo punto.Non capisco come non possa apprezzare la semplificazione legislativa che è praticata ovunque in Europa, dove fanno leggi migliori.Ha scoperto l'acqua calda: meno leggi e migliori.E' proprio la semplificazione legislativa assieme a una forte maggioranza che non obblighi a continui decreti leggi e voti di fiducia da il tempo per una analisi e confronto con le parti senza essere ossessionati dai tempi. Come si fa a non comprendere questo così semplice! Una delusione profonda. Purtroppo tutti i soloni del NO sono di questo livello! Allora si capisce come qualcuno riesca anche a vedere in questa riforma una deriva autoritaria inventata di sana pianta. Penso di essere una persona normalissima, purtroppo anziana,e di media intelligenza. Ma di fronte a questi supposti geni mi sento un genio, cosa per nulla vera in realtà.

pegupe@gmail.com ha detto...

A tutti

Purtroppo non ho potuto partecipare a questo civile ed interessante scambio di idee perché per alcuni giorni sono rimasto senza linea.
Io sono molto interessato alla politica, quella vera, che ritengo sia l’espressione più alta del vivere civile. La politica degenera quando dimentica di essere quella materia che cerca di rivolvere i problemi per rendere il più armonico possibile la vita nella famiglia, nel rione, nella città, nella regione, nella nazione fino ad abbracciare il genere umano e tutta la natura.
Credo che su questo possiamo essere tutti d’accordo ad esclusione di coloro che, vivendo di politica, si legano a gruppi che fanno i loro apparenti interessi.
Le persone sane, come dimostrate di esserlo tutti voi, sono in disaccordo perché partono da analisi diverse che inevitabilmente conducono a soluzioni diverse. Solo la storia potrà stabilire chi era nel giusto e chi nell’errore. Il problema non è mai l’errore, quanto l’incapacità di riconoscerlo.
Mi sono chiesto come mai molte persone che stimo abbiano deciso di votare si, mentre la mia posizione è per un deciso no.
Penso che questa differenza sia il risultato di una sostanziale diversa analisi delle condizioni di partenza che portano me a credere che oggi tutto il mondo, almeno quello democratico e occidentale, stia attraversando una profonda crisi di sistema. Se questo è vero la politica del meno peggio e del compromesso per migliorare il sistema non può che essere fallimentare perché più passa il tempo più sarà difficile porvi rimedio e ciò renderà sempre più probabile una svolta veramente autoritaria. Se invece il sistema sta vivendo una crisi momentanea allora dobbiamo assolutamente evitare di fare un salto nel buio, perché un radicale cambio di paradigma sociale è sempre un salto nel buio.
Incrociamo le dita e speriamo nel meglio.

Daniele Passerini ha detto...

@Vincenzo da torino
Se tu parli nel SI-lenzio elettorale, allora io esco dal mio son-NO elettorale! ;)
Veramente, partiamo tutti da presupposti diversi (da analisi diverse, come dice Guglielmo). A me, e te lo dico col cuore in mano, sono i tuoi ragionamenti a risultare curiosi, non quelli di Colombo.

Per esempio, dici che, visto che le autonomie locali sono già in mano ai partiti, è inutile preoccuparsi che la riforma di Renzi metta il Senato nelle mani dei partiti. Scusa, ma a me sembra il classico ragionamento tipo "se tutti rubano, tanto vale che rubo anche io".
Se l'elettorato voterà meglio che in passato, dammi retta che una bella sfoltita al potere dei partiti nelle comunità locali gliela diamo subito. Certo, se nel frattempo di fatto abbiamo partiticizzato il Senato, costruiamo da una parte mentre disfiamo dall'altra.

Circa la riduzione dei costi... mi sembra curioso ti stia bene che se ne faccia bandiera il fronte del SI che ha speso circa 1O MILIONI DI EURO per inviare le 8 pagine A4 di propaganda in quadricromia alle famiglie delle Italiani + le 4 milioni di lettere spedite agli elettori all'estero + le consulenze pagate agli spin doctors del marketing elettorale (fonte).
Questo mentre risulta che il fronte del NO abbia speso (con responsabilità e senso civico e rispetto della res publica) solo attorno ai 300.000 € e che gli eletti del M5S abbiano restituito alla Repubblica 80 MILIONI DI EURO di quote di stipendio parlamentare a cui hanno rinunciato dal 2010 ad oggi (fonte).

Trovo curioso che non capisci cosa intenda Colombo quando dice che l'Italia "avrebbe bisogno di meno leggi, non di più velocità nella loro approvazione", altro che acqua calda, è proprio questo il nodo.
Ammettiamo che oggi il Parlamento approvi una legge bellissima, fatta di pochi e semplici articoli, su una determinata materia... bene, applausi, avanti un'altra legge e via così, dici tu. Be' quella legge si inserisce e vive dentro il nostro Ordinamento, cioè altre decine di migliaia di legge con cui va a integrarsi, sovrapporsi e magari confliggere. Ma se i legislatori sono stati bravi avranno previsto tutto, specificando e chiarendo a monte eventuali dubbi interpretativi, abolendo normi confliggenti ecc., ma per fare tutto questo ecco che la nostra legge semplice e fatta di pochi articoli è automaticamente diventata una mostro di complicazione e commi e fattispecie e casi particolari, eccezioni, deroghe, norme transitorie ecc.
Caro Vincenzo, purtroppo il nostro ordinamento è troppo annodato, ingarbugliato, compromesso da concessioni e favori fatti a quello e quell'altro, per essere risollevato semplicemente a colpi di "buone leggi", ci vorrebbero maree di Testi Unici per materie omogenee... la realtà - amara ma innegabile - è che storicamente, gli ordinamenti si riformano a seguito di guerre o rivoluzioni... è come costruire una casa: alla fine spendi sicuramente meno a buttare giù e ricostruirne una nuova che a ristrutturare per l'ennesima volta una costruzione vetusta, senza nemmeno riuscire a renderla antisisimica.
segue

Daniele Passerini ha detto...

@vincenzo da torino
Parli di Soloni del NO che non capiscono... insomma, ritieni di capirci più tu di loro in diritto pubblico e in diritto costituzionale. Ti invito a fare una semplice osservazione. Osserva bene tra i testimonial del SI cosa dicono quelli che hanno padronanza della materia oggetto del referendum: ti dicono che votano SI ma TURANDOSI IL NASO. Osserva i costituzionalisti ed esperti che sono nel fronte del NO: loro non si turano per niente il naso per votare NO, si turano semmai il naso - perdonami, ma io vedo questo - a dover scendere al livello di ragionamento propagandisticamente utilizzato dal fronte del SI.
Basterebbe che osservassi solo questo, per capire che forse la fotografia che ti sei fatto della realtà è venuta un po' male.
Ma quella fotografia, che per noi che votiamo NO è profondamente distorta, tu la ritieni veritiera e ritieni distorte le noi.

Purtroppo è impossibile trovare un punto di incontro nelle nostre opinioni perché divergono a partire da quello che, ognuno di noi ha come ABC della democrazia, del diritto, della società civile.
Resta ad unirci il rispetto per le opinioni altrui, anche se diverse dalle nostre, la libertà di pensiero, e questo farà si che dopo il voto, a prescindere dalle discussioni accese di questi giorni, chiunque cercherà di lavorare insieme alla parte sconfitta per ridare alla nostra Nazione una speranza comune. Questo è il mio augurio a tutti noi.

Daniele Passerini ha detto...

@tutti
Come avrete ormai capito, negli ultimi giorni sono arrivato alla conclusione che il SI recupererà e vincerà al fotofinish, ciò in virtù dall'assoluta sproporzione tra i mezzi d'informazione/disinformazione messi in campo dal fronte del NO e da quello del SI, che (riferendosi ai 300.000€ spesi dal primo e ai 10.000.000 € spesi dal secondo) sono in rapporto di 3 a 100!

Ma al di là di tutto ciò, ho il metro che mi dà mia madre, coi suoi 85 anni e la mente non più lucida come un tempo, ma sempre portata a cercare di informarsi prima di esprimere un voto.
Ex insegnante di lettere e latino, è una persona di grande cultura classica, ma non ferrata in cultura giuridica come questo referendum richiederebbe.
Ha votato per tutta la vita a sinistra, dal PCI di ieri fino al PD di oggi. E di fronte a una materia così complessa (ribadisco che è CRIMINALE mettere nello stesso referendum un "pacchetto" con un numero di scelte da compiere così elevato, irriducibili a una semplice opzione SI/NO), non riuscendosi a fare un'idea chiara, finisce per votare in base alle persone.
Dunque...
Non voterà NO, perché ha sentito Salvini spiegare che lui è per il NO, e lei non sopporta Salvini per la sua rozzezza culturale e le sue posizioni razziste e xenofobe.
Non voterà NO, perché ha sentito Berlusconi spiegare che lui è per il NO, e lei non ha mai sopportato Berlusconi, perché quando lui riusciva a incantare mezza Italia era ancora ben lucida per riconoscere un bugiardo matricolato.
Non voterà NO, perché ha sentito Grillo spiegare che lui è per il NO, e lei e troppo anziana per capire l' "antipolitica" del M5S, è al di là delle sue possibilità e in fondo per lei Berlusconi e Grillo sono due facce della stessa medaglia (per inciso, io stesso voto M5S, ma credo che oramai l'unico vero problema di questo movimento - unica speranza per l'Italia - sia proprio l'incapacità di andare oltre Grillo).
Voterà SI, perché ha sentito Renzi spiegare che lui è per il SI, e lei non ha più la lucidità per riconosce in lui un bugiardo matricolato quanto e più di Berlusconi; ora lei fa parte della mezza Italia che ne è incantata e, paradossalmente, rassicurata.
Voterà SI, perché non poteva certo comprendere le dotte motivazioni giuridiche e costituzionali in base alle quali Zagrebelsky spiegava che lui era per il NO: toccava praticamente possedere una laurea in legge o scienze politiche per comprenderle.

Ecco mia madre, mi dà il metro per dire che vincerà il SI.
E io, come sempre, per essere coerente ai miei valori e alle miei idee, votando NO mi troverò dalla parte degli sconfitti. Ci sono abituato.
Meglio perdere sapendo di avere ragione che vincere turandosi il naso, a parer mio.

vincenzo da torino ha detto...

@Danile.Scrivi "Se l'elettorato voterà meglio che in passato, dammi retta che una bella sfoltita al potere dei partiti nelle comunità locali gliela diamo subito. Certo, se nel frattempo di fatto abbiamo partiticizzato il Senato, costruiamo da una parte mentre disfiamo dall'altra." Come? Credo che sia utopistico ed irrealizzabire e senza senso. Tutto è sotto la politica che si esprime solo tramite un movimento o partito politico. Mi piacerebbe qualche bel esempio di quest tua teoria.
I costi sono sempre in rapporto alla importanza del risultato che si vuole ottenere. Per Renzi questa riforma è fondamentale nel suo percorso politico e per la nazione. Concetto che condivido. Può essere che forse si sia speso troppo, ma tutto non è detto, Considerando che quelli del NO possono sfruttare la crisi e il malcontento che si avrebbe comunque con qualunque governo oggi ovunque, come i fatti dimostrano,l'impegno doveva essere massimo. Sono anch'io per la moderazione, ma..
Ho detto anchio che si"avrebbe bisogno di meno leggi, non di più velocità nella loro approvazione" tanto che ho detto che questa riforma porta alla semplificazione e possibilità di migliore ed accurata analisi dei testi senza la necessità di decreti leggi urgenti nè di voti di fiducia per superare gli ostruzionismi bizzarri con richieste di migliaia di emendamenti. Colombo parla di velocità, cosa che non interessa, io parlo di cammino legislativo normale come in tutta europa che con due camere in Italia diventa impresa improba con il risultato di leggi mai omogenei, perchè troppi vogliono togliere o mettere qualcosa.. Non è la velocità in se che interessa, come sembra dire Colombo. Anche questo trovo che Colombo non abbia capito e confuso.
I soloni. Vi il manifesto dei 56 costituzionalisti per il NO e il manifesto di 184 giuristi e docenti universitari per il SI. Basta fare il confronto e qualcosa si capisce. Poi sappiamo che anche tra i costituzionalisti non vi è accordo su quasi nulla spesso. Certo il rispetto reciproco è fondamentale, però vorrei anche capire...e far capire. Avrei dovuto far più interventi e spiegarmi meglio. saluti

Pietro F. ha detto...

Complimenti ai "NOaltri"
adesso, pero', arriva la parte difficile!!
siamo nelle vostre mani!!!
fateci vedere!!!!

Daniele Passerini ha detto...

@pietro f.
Se il divario annunciato da exit poll e prime proiezioni si conferma si va il prima possibile alle elezioni politiche. Mi riconcilio con l'intelligenza politica degli Italiani.
Per l'Italia non posso che augurarmi quello che mi auguro per la mia Umbria: che il M5S vada al governo e spazzi via la casta che ha ridotto l'Italia quel che è.

Pietro F. ha detto...

onestà non é sinonimo di capacità, comunque la tua fiducia (spero non cieca) mi rincuora,.....speriamo!

Daniele Passerini ha detto...

@pietro f.
Io ormai voto M5S ma il mio cuore è con la minoranza PD che ha cercato di opporsi a Renzi, se questa parte "sana" del PD si metterà al servizio dei veri rottamatori (e solo il M5S può ormai avere questo ruolo), una volta scomparso all'orizzonte chi fingeva di esserlo, vedrai che le cose andranno meglio, non peggio.

@tutti
Non sono mai stato così contento di aver sbagliato un "pronostico" eheheheheh!!!!!!!! :))))))))))))))))))))))
La scaramanzia paga sempre! ;)
Sonora pernacchia a Renzi e buonanotte a domani

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