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domenica 4 ottobre 2009

Invece di fare il ponte... facciamo il punto!

Va be' essere ottimisti, ma costruire il Ponte tra Messina e Reggio è come buttarsi da un grattacielo in giacca e cravatta e senza paracadute dicendo che atterreremo dolcemente. Questo video spiega con competenza e accuratezza perché.
Strange Days! Il disastro ambientale annunciato di Messina, costosissimo in vite umane, richiama responsabilità gravi di tutti i governi degli ultimi cinquant'anni, ma in primis di quello in carica che insiste a voler edificare un'opera faraonica in un territorio che necessiterebbe di ben altri interventi. INSOSTENIBILE La legge sullo "scudo fiscale" è passata grazie alle assenze in particolare del PD: una vergogna che ci porta a dare ragione a Silvio Berlusconi se con un'opposizione così si sente in odor di Nobel, santità e immortalità e, pure nella melma fino al mento (nonostante i tacchi), si sente sicuro di potere governare ancora per molti anni. SCANDALOSO Napolitano controfirma senza colpo ferire la suddetta legge, spiegando alle masse incolte che in base alla Costituzione, quand'anche non l'avesse firmato ora, l'avrebbe dovuto fare dopo che il Parlamento lo avesse riapprovato e sottoposto nuovamente a lui. Ma visto quanto successo in prima approvazione, chi ci dice che la seconda sarebbe stata una passeggiata? E perché mai il garante della coincidenza tra la Costituzione scritta e quella reale, non avrebbe dovuto dare alla nazione un messaggio di allarme forte e chiaro come altri Presidenti fecero in passato per molto meno? Più che vile AVVILENTE Nelle more della pronuncia della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano (attesa il 6 ottobre prossimo!), Gianfranco Fini rinuncia formalmente all'immunità che il lodo incriminato assicura alle 4 cariche più alte dello Stato. Di fronte a questo gesto l'ex PM di Potenza Henry John Woodcock, ha immediatamente ritirato una sua querela pendente nei confronti del Presidente della Camera commentando che "La sensibilità istituzionale mostrata dal Presidente Fini compensa la pur grave offesa arrecatami dalle sue dichiarazioni dell'epoca.(*) Da magistrato e da uomo dello Stato in questo momento ritengo doveroso rimettere una querela nei confronti di chi ha mostrato leale collaborazione tra le istituzioni e, soprattutto, fiducia nell'azione della magistratura". Bravi entrambi, tra lo squallore imperante UN BUON ESEMPIO ;-) (*) Nel 2006, ospite della trasmissione Porta a Porta, Fini aveva detto che il magistrato Woodcock era "noto per una certa fantasia investigativa, chiamiamola così" e poi rincarato la dose definendolo "personaggio verso il quale il CSM avrebbe già da tempo dovuto prendere provvedimenti" e "un signore che in un Paese serio avrebbe già cambiato mestiere". Complimenti al Fatto Quotidiano, che proprio con un suo scoop ha fatto riemergere questa vicenda favorendone di fatto la lieta conclusione. Mi ci sono abbonato sulla fiducia per sostenerlo e ogni giorno di più, leggendolo, sono contento di averlo fatto: non me ne voglia La Repubblica, finalmente ritrovo un vero giornale di opposizione e di pensiero critico. RINCUORANTE Certo cambia poco. Come il Presidente del Consiglio non perde occasione di sottolineare, in Italia percentualmente i giornali non li legge più nessuno: la maggior parte delle persone si (dis)informa tramite i telegiornali che - ops, guarda la combinazione - sono quasi tutti controllati da chi ci governa, fatto che in questa misura non era mai avvenuto prima. DEPRIMENTE Infatti il governo vorrebbe imporci che
  • ciò che dice il TG1 (e TG2, TG4, TG5, Studio Aperto) è vero
  • ciò che non dice il TG1 non esiste
  • ciò che dicono i pochi altri TG è falso
  • se Berlusconi fa flop a Porta a Porta gli Italiani erano distratti
  • se Anno Zero fa record di audience e perché lo vedono solo i "comunisti"!
  • ecc.
In risposta, il fronte superstite del giornalismo serio e i cittadini che lo appoggiano ieri hanno riempito Piazza del Popolo a Roma per difendere la libertà d'informazione. La maggioranza fa il gioco delle tre carte a nascondere l'evidenza: libertà in pericolo? ma quando, ma dove? la gente può perfino scendere in piazza a protestare, può perfino guardare programmi come Anno Zero, Report, Ballarò, Parla con me... dite che la messa in onda di questi programmi viene ostacolata con ogni pretesto possibile? Ma sono programmi faziosi e ostili al Premier: ci preoccupiamo preventivamente che non diffondano calunnie... siamo poi certi che programmi siffatti debbano far parte del palinsesto di un Servizio pubblico? Siamo sicuri che la gente debba ascoltare verità diverse da quelle sostenute dal Premier? Sia mai che diventassero troppi gli italiani che pensano con la loro testa? Poi potrebbe fargli male! NO COMMENT Ah sì, BUONA DOMENICA!

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