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domenica 12 ottobre 2008

Se non sai amare te stesso non sai amare nessun altro

Mi chiedete cosa significhi questa frase, che fa parte dei punti di forza di qualche post fa. Vi scrivo le prime cose che mi vengono in mente, non per atteggiamento di sufficienza, ma per umiltà: è un tema troppo grande e la mia parte inconscia se la caverà senz'altro meglio di quella razionale.
Se non sai amare te stesso non sai amare nessun altro... Non si parla certo dell'amore per se stesso di Narciso, talmente patologico da impedirgli di amare chiunque altro. Anche perché Narciso amava la propria perfezione (sic!), mentre l'amore sano per noi stessi - qui si parla di questo - è proprio l'accettazione della nostra interezza e quindi anche dei nostri difetti. Se non sappiamo perdonare i nostri difetti come potremo perdonare agli altri i loro? Come potremo amarli? Credo inoltre che sapere amare se stessi significhi possedere un giusto e normale amor proprio. L'orgoglio in generale è visto come un sentimento negativo; la faccia positiva dell'orgoglio per me è l'amor proprio. Se non mi stimo, se non mi apprezzo (con tutti i miei pregi e difetti naturalmente), per compensazione idealizzerò la persona amata, proietterò su di lei la bellezza interiore ed esteriore che non riconosco in me. Questo non è bene, non è equilibrio: alla lunga chi amo potrà sentirsi soffocato e scappare, o magari deciderà, visto che io stesso non mi amo, di approfittarsi di me. Per questo non si può amare nessuno con tutto il cuore, se prima non sappiamo davvero amare noi stessi.
Ora tocca a voi, dite la vostra...

8 : commenti:

Maria Chiara ha detto...

Proprio ieri mi sono imbattuta in una mia ex compagna di scuola, che sta vivendo un periodo particolarmente buio a causa della rottura con un ragazzo. Questa ragazza è disperatamente alla ricerca della "sua metà", è alla ricerca di questo qualcuno che la "completi", perchè non ha un briciolo di amore per se stessa e per ciò che è. Bene,quali parole,meglio di queste, indicano una rottura interiore che va colmata NON cercando nel mondo,ma frugando dentro se stessi? La ricerca che molti rivolgono verso l'esterno, va rivolto all'interno, in quanto un equilibrio "a due" è labile (se crollo io,crolli tu o se crolli tu crollo io).

Anonimo ha detto...

Ciao Daniele,
bella gatta da pelare!
Adesso a noi la parola....
Volendo dare il mio contributo a questa complessa discussione, devo dire con sincerità e umiltà che dei punti di forza elencati nel tuo post precendente, ho avuto modo nella mia esperienza di poterne sperimentare qualcuno e di altri invece ancora non ho avuto modo di venirne a capo.
Quello che tu hai detto è tutto molto chiaro (per me..)e chi più chi meno, avrà avuto modo di sperimentare nella sua vita.Almeno dopo una certa età...ed io l'ho di gran lunga raggiunta... Nonostante ciò, devo ammettere che davvero , spogliando il concetto di Amore da tutte le "intellettualizzazioni" che a volte ne vengono fatte, in certi casi bisogna dire che si tratta di un vero Mistero.
Ho più volte partecipato a dibattiti su questo argomento, e i pareri al riguardo sono molto controversi.Per me personalmente devo dire che col pensiero mi è facile aderire a certe affermazioni...ma nella mia realtà mi sono spesso trovata a dover combattere con l'irrazionale.
Non si spiega perchè ci attacchiamo a certe persone e le idealizziamo e perchè non riusciamo a farlo con altre.
L'Amore, maturo è sicuramente come lo hai descritto tu...ma il problema è all'inizio, cioè nell'incontro, non siamo noi padroni della nostra proiezione sull'altro, avviene....e quindi io concludo il mio commento, dicendo che è questione di Destino....
Noi possiamop raggiungere anche con noi stessi, il giusto equilibrio, e una sana valutazione di noi stessi...ma trovare di condividere questo con qualcuno all'esterno nessuno ce lo può assicurare...poi è vero l'Amore, torna sempre indietro...ma si tratta di stabilire sotto quale forma ciò torna indietro....
Tu hai fatto un post prendendo lo spunto da quei 9 punti di forza, che ti erano stati passati da una persona che ti voleva bene, e ne hai resi partecipi noi, a distanza di anni....questo cos'è?
Forse ho complicato troppo il discorso, ho detto quello che sntivo
Un saluto cordiale
Ciao

Daniele Passerini ha detto...

> m.b.k.

Una premessa. Penso, in generale, che i casi estremi sono utili per afferrare le idee (quando argomento tendo sempre ad estremizzare), però la vita ci mostra in continuazione che in medio stat virtus e soprattutto sfida la nostra logica.

Mi ritrovo molto in quello che scrivi... proprio oggi mi è stata detta questa frase (è come se mi avesse spalancato una porta): invece di usare gli altri come specchi, bisogna imparare a usare i nostri specchi!

Due equilibri fragili messi insieme non ne fanno uno duraturo, è certo, e in generale è sempre meglio che le due metà di una coppia siano autonome e ognuna forte di per sé. Immagino però situazioni in cui un equilibrio forte più uno fragile può (è una possibilità non una certezza) dar vita a un equilibrio duraturo (specialmente se la persona più fragile ne trae modo di crescere cercando in se stessa). E volutamente non ho parlato di equilibri stabili: l'equilibrio di ogni essere umano è sempre instabile, o se vogliamo una successione di stati stabili che mutano verso diversi stati.

Credo di aver capito che per "ricerca rivolta all'esterno" intendi il desiderio di cose materiali. Io quella manco la considero una ricerca, al più una coazione! :-)
Personalmente considero ricerca rivolta all'interno quella dei nostri specchi e ricerca rivolta all'esterno quella in cui utilizziamo gli specchi degli altri per conoscerci meglio. In questo senso allora la ricerca del Sé va condotta sia all'interno sia all'esterno, come un respiro che ora entra e ora esce: quanto è sbagliato cercare solo fuori tanto è pericoloso cercare solo dentro.

> Donnachenina? Per favore firmatevi se entrate come anonimi... suona un po' un ossimoro, però come si fa a costruire un dialogo altrimenti? :)

Anche se su questo blog vedo che spesso sembra il contrario, sono uno di poche parole. Proprio perché mi rendo conto che parlando è più facile fraintendersi che capirsi! Però si può mettere insieme, senza apoditticità, quello che ciascuno di noi pensa di avere imparato dalle proprie esperienze e confrontarlo... è stupendo quando succede che un confronto ci faccia vedere in modo diverso qualcosa che davamo per acquisita.

Vero, l'amore (e specialmente la fase dell'innamoramento) sfugge a tutti i tentativi di definizione, che possono coglierne solo determinati aspetti, mai la totalità. Per fortuna! Che gusto ci sarebbe se la vita, nel bene e nel male, non fosse sempre un passo avanti a noi, se non avesse un suo lato irraggiungibile e incomprensibile attraverso cui possiamo affacciarci su Dio?
Anche io credo molto nel Destino. Al di là delle dotte spiegazioni che se ne possono dare, ha poco senso chiedersi perché due persone si innamorano: non dipende da loro ma da forze attorno a loro... possiamo chiamarle Destino, Provvidenza, Cupido... ognuno nella propria vita lo ha sperimentato: succede qualcosa fuori dal nostro controllo e si creano le condizioni uniche e necessarie per innamorarsi... o per creare qualcosa, o per essere d'aiuto a qualcuno ecc.

Ci sarebbe davvero tanto da dire. Ma bisogna anche rientrare nei limiti di un post, o di un commento! E soprattutto non aspettatevi che trovi sempre tutto questo tempo per rispondere eh! :)))

Anonimo ha detto...

Ciao Daniele,
il non firmarmi è stata una distrazione.
Grazie per il tempo che hai dedicato al tuo intervento, e... almeno io, non mi aspetto che tu debba scrivere ogni volta così tanto.
Alla prossima e buona giornata!
DONNACHENINA

Anonimo ha detto...

A volte nella vita si sfiorano anime che ci illuminano e accendono in noi una piccola speranza.Stasera ho letto tanto di questo tuo blog per scoprire,tra le tue parole,le poesie che hai scelto ,le immagini, qualcosa di te.
Un lato di padre attento e premuroso,un lato di uomo ferito ma pronto a rimettersi in gioco....Amarsi significa non aver paura di quello che abbiamo dentro,sia esso gioia o dolore,equilibrio o delirio.Siamo tutto e tanto in un piccolo cuore.Bisogna cercare disperatamente ogni giorno un piccolo motivo per fare mezzo sorriso,l'altra metà arriverà quando meno ce lo aspettiamo.
Kri

Daniele Passerini ha detto...

> donnachenina

Be', ero abbastanza convinto che fossi tu, ma nel dubbio...
Ciao a presto.

> Kri

Piacere di questo incontro, Kri, mi hai praticamente messo a nudo... e manco ci conosciamo!

E questo mi fa provare un senso di vertigine: quante cose che ho scritto qui sopra, e anche quelle che non parlano di me raccontano comunque molto di me. Si è vero, ed è bello: questo blog mi assomiglia, e 22 mesi fa (cavolo, lo scopro ora che son proprio 22 mesi!) non avevo la minima idea che potesse diventare qualcosa di simile.
Il primo a esserne sorpreso sono io, credimi.

Grazie della visita e buonanotte.

Maria Chiara ha detto...

La ricerca verso l'esterno che intendevo io non era verso la materialità, bensì una ricerca atta a scovare quell'essenza che credi di non avere in un'altra persona,affinchè ti compensi.:) Questa è una cosa bella,ma tutto dipende dalle 2 o più persone che sono coinvolte in questa ricerca. Il tutto è un'alchimia che tiene conto di ingredienti particolari come la fragilità di un soggetto,o la timidezza e via discorrendo. Insomma,la "compensazione a 2" può avere riscontri negativi come può essere la cosa più positiva che esista...e se è positiva significa che, i soggetti coinvolti hanno un equilibrio a sè stante, ma quando la situazione è negativa...l'equilibrio crolla,a prescindere a tutto. :)

Daniele Passerini ha detto...

Sì MKB, ci sono tanti modi di essere coppia per un uomo e una donna, il più elevato è quello di far uso della loro unione, solidalmente, amorevolmente, sessualmente, intellettualmente ecc. per elevarsi spiritualmente come da soli, l'uno senza l'altra, non riuscirebbero. Credo che questa sia in assoluto la più grande, rara, fortuna che possa capitare a una coppia... e forse abbiamo toccato il tema dell'anima gemella, in senso esoterico.

Buonanotte e a presto

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