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mercoledì 18 aprile 2012

Ciò che NON sappiamo è più importante

Le 19+1 sagge regole che seguono, redatte in originale dall'Ingegner Peter Gluck in rumeno e inglese, sono state tradotte, ad oggi, in altre 16 lingue: italiano, francese, spagnolo, portoghese, tedesco, olandese, polacco, svedese, greco, ungherese, slovacco, ucraino, russo, filippino, malese, cinese.

***

LE MIE REGOLE PER RISOLVERE PROBLEMI
di Peter Gluck - traduzione italiana di Roberto Germano

1. NON ci sono problemi isolati, giungono sempre in grappoli dinamici.

2. NON  ci sono soluzioni finali ai problemi davvero grandi: devono essere risolti sempre nuovamente.

3. NON  risolvere il problema, ma definirlo è il passo fondamentale.

4 NON.  i dati ignoti, ma quelli noti e falsi sono i maggiori ostacoli alla soluzione.

5. NON  ciò che sappiamo, ma ciò che non sappiamo è più importante per risolvere il problema.

6. NON  il principale effetto desiderato, ma quelli secondari negativi e/o indesiderati decidono nella maggior parte dei casi se una soluzione sarà implementata.

7. NON  tutti i problemi hanno una completa, genuina soluzione.

8. NON  le soluzioni che sembrano perfette dall’inizio, ma quelle che sono molto perfettibili sono le migliori in molti casi.

9. NON  le soluzioni esuberanti, splendenti, spettacolari ma quelle elaborate, trovate con difficoltà e sforzo e pazienza sono le più preziose ed hanno un più largo ambito di applicabilità.

10. NON  le soluzioni logiche e perfettamente razionali, ma quelle adeguate ai sentimenti degli utilizzatori potenziali, anche se illogiche, hanno le maggiori possibilità di una veloce implementazione.

11 NON.  la qualità della soluzione ma la velocità della sua implementazione è il fattore decisivo in molti casi. Può essere meglio avere una soluzione parziale applicata velocemente che una soluzione più lenta quasi perfetta.

12. NON  sempre lunghe ore di duro lavoro e grandi sforzi, ma (talvolta) relax e divertimento sono il modo migliore di ottenere soluzioni per problemi (terribilmente) difficili.

13. NON  i nostri problemi personali, ma quelli degli altri sono generalmente risolti da noi in maniera più audace e creativa. 

14. NON le soluzioni prodotte da noi, ma quelle prese in prestito, comprate o rubate da altri sono più facilmente accettate e implementate.

15. NON  l’accrescimento delle forze dell’uomo, ma la riduzione delle sue debolezze è più utile per risolvere con efficienza i problemi.

16. NON  l’attentissima perfetta pianificazione, ma l’intelligente assunzione di rischi e la decisione convinta, sono le chiavi pratiche per risolvere con successo i problemi.

17.  NON sempre i problemi reali, esistenti, ma spesso quelli finti, immaginari sono più difficili da risolvere.

18. NON  accettare le premesse del problema, cambiale quanto necessario e possibile.

19.  NON fermarti alla prima soluzione, cerca alternative.

In ogni caso, per i risolutori di problemi allo stadio avanzato, c’è una SUPER REGOLA - la più importante di tutte;

20. NON  nella saggia applicazione di queste regole, ma nel trovare le specifiche eccezioni ad esse, consta la vera arte di risolvere problemi.

TRADUZIONI IN ALTRE LINGUE:
  1. PROBLEM SOLVING RULES - REGULI PENTRU REZOLVAREA PROBLEMELOR REALE (inglese e rumeno)
  2. REGLER FÖR PROBLEMLÖSNING (svedese)
  3. RÈGLES POUR RÉSOUDRE LES PROBLÈMES (francese)
  4. MINHAS REGRAS PARA RESOLVER PROBLEMAS (portoghese)
  5. ZASADY ROZWIĄZYWANIA PROBLEMÓW (polacco)
  6. A VALOS PROBLEMAK MEGOLDASANAK SZABALYAI (ungherese)
  7. Zásady riešenia problémov (slovacco)
  8. Правила вирішення проблем (ucraino)
  9. Мои Дорогие Друзья отовсюду (russo)
  10. REGELN ZUR LÖSUNG VON PROBLEMEN (tedesco)
  11. REGLAS PARA RESOLVER PROBLEMAS (spagnolo)
  12. ΔΙΕΘΝΕΙΣ ΚΑΝΟΝΕΣ ΕΠΙΛΥΣΗΣ ΠΡΟΒΛΗΜΑΤΩΝ (greco)
  13. REGELS OM PROBLEMEN OP TE LOSSEN (olandese)
  14. Tagalog Language Translation (filippino)
  15. Malay Language Translation (malese)

6 : commenti:

epOde ha detto...

Vi ricordate il tizio Italiano del Tricorder?

Peter Alexander Jansen, pare abbia rimpicciolito il tutto, come nel famoso telefilm...

Link al suo curriculum
http://www.tricorderproject.org/peterjansen_graphical_cv.pdf

Il suo sito
http://www.tricorderproject.org

Io lo scrivo poi se non volete perché ritenuto OT pazienza.... Ma credo gli vada dato spazio

GianLupi ha detto...

Sopratutto l'ultimo consiglio, della capacità di vedere da quale delle precedenti regole eccepire, fà assumere al decalogo una bella organicità di approccio alle cose da risolvere

Silvio Caggia ha detto...

Peccato che il nostro inconscio non capisca il "NON" per cui messe cosi tutte queste belle frasi siano comprensibili a livello razionale ma non funzionino a livello profondo. Esprimere I concetti sempre con affermazioni positive se si vuole essere efficaci!

Anonimo ha detto...

Silvio: please take the Dieci Comandameni, how many
of them do NOT have the word NO(T)? Is the Decalogo
NOT convincing and efficient?
I have discovered the immense power of NO step by step. See please my Ode to NO here: http://egooutpeters.blogspot.com/2011/02/can-you-guess-word.html
I am NOT speculating, what I tell is usually documented, at least I try. Including what I tell about LENR.
By the way, the impact of a NO on our unconscious
is almost always greater than the impact of a YES.

Silvio Caggia ha detto...

@peter
Bell'esempio mi fai!
Guarda questa lista che è il modo in cui ce li insegnano in italia e dimmi sinceramente quali ti sembrano che abbiano avuto piu successo? Quelli affermativi o quelli negativi?

Non avrai altro Dio all'infuori di me.
Non nominare il nome di Dio invano.
Ricordati di santificare le feste.
Onora il padre e la madre.
Non uccidere.
Non commettere atti impuri.
Non rubare.
Non dire falsa testimonianza.
Non desiderare la donna d'altri.
Non desiderare la roba d'altri.

A me sembra che qua in italia a parte considerare sacre le feste ed essere dei terribili mammoni le altre frasi siano state un terribile fallimento! :-)
Sia chiaro, io sto parlando di programmazione neurolinguistica! Riferimenti religiosi, morali ed altro suono fuori dal mio discorso, come del resto condivido pienamente il contenuto delle tue frasi, solo ti faccio notare perche a livello inconscio falliscono nel loro intento! Se le provi a riformulare in modo positivo secondo me ottieni piu risultati positivi.
Un'altra prova di quello che ti dico è che la tua ode è appunto un indovinello... Per quanto tu dica subito nella prima riga la soluzione il cervello la censura e la capisce solo rileggendo razionalmente! :-)
Hai notato quanto è convincente questo mio testo? E quante volte ho usato quella parola? :-)

Daniele Passerini ha detto...

@Peter
Concordo totalmente (come farebbe qualunque psicoterapeuta) con quanto detto da Silvio: per l'inconscio i NO non hanno alcun significato. Esempio classico: "NON pensare ad un elefante rosa". Ma non ho ancora finito di dirtelo che già il tuo inconscio te lo ha fatto immaginare!
L'esperienza comune, e una mole impressionante di casistica di psicologia clinica, insegna che qualsiasi consiglio, comando, informazione, viene recepito molto meglio se posto in forma AFFERMATIVA piuttosto che NEGATIVA.

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