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lunedì 31 gennaio 2011

Fusione fredda: ortodossia e rivoluzione

29 : commenti
È rimasto deluso chi stamattina si aspettava -- me compreso -- di sentire parlare a Uno Mattina della presentazione del reattore Ni-H Rossi-Focardi tenutasi a Bologna il 14 gennaio scorso, un avvenimento la cui rassegna stampa ogni giorno che passa si allunga!

In una decina di minuti di intervista al Dott. Francesco Celani (INFN di Frascati) e al Dott. Fulvio Frisone (Dipartimento di Fisica dell'Università di Catania) condotta da Eleonora Daniele e Michele Cocuzza, è stata aperta solo una brevissima parentesi sull'Energy Catalyzer, senza menzionare l'Ing. Rossi, né il Prof. Focardi, né il gruppo di fisici dell'Università e dell'INFN di Bologna coinvolti nel test. Ho trascritto il punto in cui la Daniele interrompe Celani per chiedergli conto dell'esperimento di Bologna e la breve risposta che ha dato il ricercatore di Frascati.
CELANI. Il punto debole della fusione fredda è che c'è una comprensione del fenomeno estremamente limitata, quindi gli esperimenti che si fanno hanno un basso tasso di riproducibilità... cioè fai un esperimento un giorno, il giorno dopo non ti funziona più. Comunque questa situazione così dura, frustrant, da circa cinque anni è notevolmente migliorata...

DANIELE. Ecco, infatti volevo chiederle, c'è stato proprio pochi giorni fa un esperimento importante di fusione fredda a Bologna, eccolo qua: [indica sul video l'immagine dell'articolo uscito sull'edizione bolognese di Repubblica] "Fusione nucleare a freddo, a Bologna ci siamo riusciti". Che cosa...?

CELANI. Intanto questo esperimento è - diciamo - una variante del cosiddetto fenomeno della fusione fredda perché la fusione fredda in genere si fa utilizzando alcuni  elementi specifici Palladio, Nichel, Idrogeno e Deuterio, e basta. Questo esperimento è qualcosa di più complicato in cui gli elementi base aiutano un altro elemento, mantenuto segreto, per produrre calore, quindi è una variante separata... uno sviluppo... ma non è proprio fusione fredda. Infatti gli stessi autori non dicono mai fusione fredda, ma fusione catalizzata... no scusi, energia catalizzata. Quindi è un filone a parte, correttamente... è un'altra cosa.
Mi ha colpito che Celani abbia definito l'esperimento (che poi più che un esperimento era una dimostrazione pubblica) "qualcosa di più complicato" della fusione fredda - diciamo - tradizionale. Per Rossi e Focardi tanto complicato non sembrerebbe, visto che hanno costruito l'Energy Catalyzer e visto che pare funzionare molto meglio di qualsiasi altro apparato LENR finora realizzato in tutto il mondo.

Forse i pionieri della fusione fredda, benché fatichino ancora a conquistarsi un vero e proprio riconoscimento in ambito accademico, si sono già divisi in un fronte ortodosso-conservatore e in un altro dissidente-rivoluzionario... il giorno in cui tutti avremo compreso che la fusione fredda  (variante "catalizzata") è una realtà e altri filoni di ricerca giungeranno a buon fine, ne vedremo proprio delle belle!

Energy Catalyzer:
It Works and it's Not Fusion

4 : commenti
Soddisfazioni! L'intervista che ho fatto all'Ing. Andrea Rossi il 25 gennaio scorso dopo 6 giorni è stata tradotta e pubblicata negli States su New Energy Times (qui) una prestigiosa rivista on line specializzata nelle ricerche sulle LENR (Low Energy Nuclear Reaction).

Energy Catalyzer:
It Works and it's Not Fusion
By Daniele Passerini

[The following interview of Andrea Rossi by blogger Daniele Passerini was originally published in italian on Jan. 25. The English translation by Shirakawa Akira  was first published by and is reprinted courtesy of New Energy Times.]


22PASSI. Good day Eng. Rossi, I thank you for accepting this interview. Everybody is asking themselves how you did manage to perfect your Energy Catalyzer? Somebody even suspects that you stole the idea, for example, from Professor [Francesco] Piantelli from the University of Siena, who in the 1990s worked together with Professor [Sergio] Focardi on "cold fusion" research. Could you explain us where, why, how and where you started working to this project?

ROSSI. I started in 1987. As facts show, my process strongly differs from previous efforts: nobody has managed to manufacture a working device so far. Facts count, not words.

22PASSI. 1987 would mean two years before the strongly disputed Pons-Fleischmann experiment. Recently you stated that it's not proper to define the reaction occurring in your catalyzer as "cold fusion" and that it's more correct, at the moment, to generically define it as a weak [force] nuclear reaction, in other words low energy or LENR. Are you telling us that you went on a different road, parallel to that of "cold fusion" research?

ROSSI. Exactly. In fact, mine is not "cold fusion," but weak [force] nuclear reactions. Pons and Fleischmann did heavy water electrolysis with a palladium cathode and a platinum anode. I don't do electrolysis, I don't use either platinum or palladium and I use temperatures that manage to melt nickel.

22PASSI. The idea that you've built something which works, even without a scientific theoretical model, frightens some people regarding the safety of such a device. What could you tell us regarding this concern? I imagine that you have some idea of what happens in the catalyzer even if you're unable to prove it, right?

domenica 30 gennaio 2011

Domani su RAI 1 alle 8.30
la scoperta di Rossi e Focardi

14 : commenti
Bologna, 14/01/11 - Il Dr Francesco Celani mentre si rivolge all'Ing. Andrea Rossi.
In un articolo di Vincenzo Valenzi e Giovanni degli Antoni, La fusione fredda è più vicina, pubblicato ieri su Villaggio Globale, leggo che il Dott. Francesco Celani dell'INFN di Frascati "parlerà in diretta lunedì 31 gennaio alle 8,30 su Rai Uno" della dimostrazione del funzionamento dell'apparato Rossi Focardi tenutasi a Bologna il 14 gennaio scorso, a cui anche a lui ha partecipato. Riporto in calce al post l'intervento di Celani nel dibattito che seguì la dimostrazione.

Domattina credo proprio che mi prenderò un'ora di permesso per entrare al lavoro più tardi: non mi voglio perdere la testimonianza di Celani in diretta su RAI 1!

PRECISAZIONE del 31.01.11 ore 8.00: ho appena sentito i presentatori di Uno Mattina annunciare che alle 8.45 si parlerà di fusione fredda con Francesco Celani dell'INFN di Frascati e Fulvio Frisone del Dipartimento di Fisica dell'Università di Catania. Che sdoganamento!

Stiamo a vedere che cosa diranno... (clicca qui per saperlo!)


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BOLOGNA, 14 gennaio 2011 - botta e risposta tra Francesco Celani e Andrea Rossi

CELANI: "Chiaramente io ero abbastanza curioso riguardo la parte cosiddetta nucleare e compatibilmente con gli "strumentini" che ho portato sembrerebbe che c'è un leggero aumento della radiazione γ generale/ambientale localmente, circa il 50%, lira più lira meno, instabile, e quindi questo è molto importante: vuol dire che apparentemente non c'è imbroglio. Perché se era stabile poteva esserci una "sorgentina" nascosta, tanto per parlare in maniera chiara..." 

ROSSI: "Ma guardi, ormai è da un anno che lavoriamo..."

CELANI: "L'ambiente lei conosce com'è fatto, per cui uno deve pensarle tutte, non per offesa! Il sistema era instabile: ottimo segno dal mio punto di vista! Ho chiesto di poter fare le misure...

ROSSI: "La ringrazio."

CELANI: "Prego... però ho chiesto di potere fare le misure anche come spettro: capire qual'era l'energia dei γ emessi e lei ha detto che in questo modo avrei capito tutto per cui me lo ha impedito... a me come scienziato dispiace molto. Capisco, però mi dispiace."

ROSSI: "Be' professore, lei è troppo preparato ed è troppo intelligente per non capire che lei con quello strumento era in grado di "leggere" l'interno del reattore."

CELANI: "Lo so, però quando uno invita gli scienziati è chiaro che uno deve stare al gioco... capisco la parte economica..."

ROSSI: "Capisco. Però quando gli scienziati accettano gli inviti degli industriali..."

CELANI: "Va be', insomma... comunque sia, c'è un altro punto che forse potrebbe essere... non so quanto sia poi riproducibile... allora io ho osservato due cose. Primo che c'è stato una specie di piccolo flash γ appena lei ha acceso - l'ho detto anche ai miei colleghi - e un altro quando lei ha spento. Ora, difficile pensare che un disturbo elettromagnetico sia in grado di far partire due strumenti a batteria indipendenti, per cui questo è interessante. Quello che non capisco è come mai le misure effettuate dei β+ (la coppia + e -) apparentemente han dato valori quasi nulli, e qui forse il collega Levi potrebbe darmi una qualche risposta."

ROSSI: "La ringrazio. Io su quel fatto non sono in grado di risponderle perché il mio obiettivo è di tipo energetico, cioè: io immetto 400 W, prendo 12 kW, basta..."

CELANI: "Si capisco però anche una firma nucleare sarebbe stata molto bella, ecco!"

ROSSI: "Ha ragione. Ma all'interno il reattore è fatto in modo estremamente complesso, al di là delle apparenze... potrebbe anche essere che il sistema geometrico interno del reattore nasconda... mascheri..."

CELANI: "Se i γ ci stanno escono fuori, non c'è geometria che tenga. Ok, grazie."

ROSSI: "Grazie a lei."
Fonte: Energy Catalyzer Bologna University Test 2/3 (dal minuto 9:35 al minuto 13:12)

Preparati, c'è la rivoluzione...

4 : commenti
La canzone italiana più geniale, bella e fresca che ho ascoltato ultimamente, brava Cristina Donà!


(N.B. Di Cristina avevo già parlato tre anni fa a proposito di Come le lacrime)

Ma queste settimane ho sempre in testa la storia della "fusione fredda all'italiana": persino un testo che parla al cuore come quelli di Miracoli mi pare particolarmente in sincronia...

E dalle rivoluzioni tecnologiche il pensiero vola a quelle politiche, come quella che si sta verificando in Egitto, o quella che, se si va avanti così, prima o poi scoppierà anche in Italia.

MIRACOLI - Cristina Donà

Io credo nei miracoli che la gente può fare
milioni di chilometri per potersi incontrare
per guardarsi negli occhi, per spiegare un errore
per un gesto che forse 

sarà l'unico che potremo ricordare.

Io credo nei miracoli che la mente può fare
milioni di chilometri senza doversi spostare
per creare una storia che prima non c'era
ed una nuova invenzione 

quella che salverà l'umanità intera.

Forse non sai che la primavera 

arriverà a prenderti domani sera
metti un vestito per l'occasione
preparati, c'è la rivoluzione... rivoluzione...
 
Tu credi nei miracoli che la musica sola può fare
e canti le canzoni che ti han fatto sognare
e ti danno la forza di combattere ancora
per ogni nuova battaglia
c'è una nota che ti canta in gola.



LINK:

sabato 29 gennaio 2011

Alle riunioni di lavoro in treno!

2 : commenti
Periodicamente il ministro Brunetta annuncia lotte ai fannulloni, digitalizzazioni ed eliminazioni della carta e altre acque calde simili che saremmo tutti d'accordo a volere, se solo non fossero specchietti per allodole, proclami con fini politici e propagandistici. Infatti chi nella pubblica amministrazione ci lavora, come me, si rende conto che è in atto un autentico smantellamento del sistema pubblico. Un esempio?
Riporto il contenuto di una circolare, applicazione di norme della riforma Brunetta, arrivata a me e a tutti i miei colleghi qualche giorno fa. Lo stesso starà succedendo in ogni Ente Pubblico d'Italia.

Oggetto: UTILIZZO MEZZO PROPRIO - IMPOSSIBILITA' RIMBORSO SPESE

Ai Responsabili di Ufficio
del Settore [omissis]
SEDE

Il Dirigente dell'Ufficio Risorse Umane ha comunicato che sembra ormai pacifico, a livello dottrinario, in virtù della previsione dell'art. 6, comma 12 del D.L. 78/2010, convertito con  L. 122/2010,  che l'INDENNITA' CHILOMETRICA PER L'UTILIZZO DEL PROPRIO MEZZO DI TRASPORTO NON POSSA ESSERE PIU' PAGATA.
Ne consegue che i dipendenti che si recano in missione debbono utilizzare ESCLUSIVAMENTE I MEZZI DI SERVIZIO O QUELLI PUBBLICI. L'UNICA ECCEZIONE RIGUARDA I SOGGETTI CHIAMATI A SVOLGERE COMPITI ISPETTIVI.
I dipendenti che, comunque, vogliono far uso del proprio mezzo sono tenuti A RILASCIARE PREVENTIVA DICHIARAZIONE IN CUI ESONERANO L'AMMINISTRAZIONE DA QUALSIASI RESPONSABILITA' E RINUNCIANO ALLA RICHIESTA DEL RIMBORSO DELLE SPESE.

Invito ad informare  tutto il personale assegnato ai rispettivi Uffici.

IL DIRIGENTE
[omissis]

"Bravo Brunetta," diranno i soliti parlatori da bar, "non vedremo più tutti questi dipendenti pubblici in giro a non far nulla". No, perdite di tempo saranno proprio conseguenza del provvedimento di cui sopra. Mi spiego con l'esempio concreto dell'unità organizzativa in cui lavoro. Al mio responsabile fanno capo 10 unità di personale a cui corrisponde una macchina comunale assegnata a tutto l'ufficio: una Punto di 12 anni, di più non ci si può permettere coi tagli che girano. 
Prendiamo una mattina tipo. Il mio responsabile a una certa ora deve andare alla sede centrale a incontrarsi col dirigente (a 5 km), io a una riunione in Regione  nel Capoluogo (a 20 km), una assistente sociale deve fare un paio di visite domiciliari (nel raggio di 10 km), un'altra ha una convocazione al Tribunale dei Minori (a 20 km), l'impiegato dell'Ufficio Contratti deve recarsi all'Ufficio del Registro (a 20 km), quella dell'Ufficio Invalidi deve portare delle pratiche all'Ufficio Invalidi della ASL (a 2 km) ecc. Non sto esagerando, anzi sto semplificando. 
Come facevamo fino ad oggi con una sola auto? Chiaramente, dove possibile, ci siamo sempre organizzati per andar via insieme, laddove orari e destinazioni si conciliano. In caso contrario, quando l'auto dell'Ufficio era già impegnata, si usava il mezzo proprio, con in cambio un piccolo rimborso spese dall'Ufficio Personale a fronte di un foglio di missione controfirmato dal responsabile. L'ente ci ringraziava di mettere a disposizione il nostro mezzo privato, perché un dipendente non era obbligato. Lo faceva per adempiere coscienziosamente ai propri incarichi in minor tempo.
Fosse solo per il rimborso spese eliminato, continuerei a usare la mia auto anche per lavoro: non sono certo quei 10-20 euro in più al mese a cambiarmi la vita. Ma ovviamente farlo a mio rischio e pericolo (probabilmente  perdendo anche la copertura INAIL in caso di incidente/infortunio) proprio no!

Come faremo d'ora in poi? Francamente non so. Prima ipotesi, si gira tutto il palazzo comunale sperando di trovare qualche ufficio la cui macchina in dotazione è disponibile o qualcuno che sta andando dove devi andare tu (e il primo che finirà aspetterà l'altro per tornare in sede). Seconda ipotesi, si prendono i mezzi pubblici, ovviamente con tempi biblici rispetto all'auto (e una spesa forse persino maggiore per l'amministrazione). Terza ipotesi, non si ottempera a qualche convocazione, si rimanda qualche visita domiciliare, si salta qualche riunione ecc.
Di sicuro, rispetto a prima, perderemo un sacco di tempo in più per gli spostamenti che ogni tanto gli incarichi richiedono, saremo meno efficienti per forza di cose e manderemo tutti i giorni tante di quelle maledizioni a Brunetta che gli fischieranno le orecchie da trasformarsi in un piffero!

Post scriptum di un anno dopo: le conseguenze sono state esattamente quello che avevo immaginato. :-(

venerdì 28 gennaio 2011

Energy Catalyzer:
interview avec l'ingénieur Andrea Rossi

2 : commenti
Le catalysateur d’énergie fonctionne
et ce n’est pas de la fusion froide

Interview avec l'ingénieur Andrea Rossi
en exclusive pour Ventidue passi d'amore e dintorni
Traduction: Anna Paola Maestrini
(creative commons license – contenu utilisable en citant et/ou en linkant la source)


22PASSI: Bonjour, ingénieur Rossi, je vous remercie d’avoir accepté cette interview. Tout le monde se demande comment vous ayez pu mettre à point votre Energy Catalyzer. Certains soupçonnent que vous vous soyez emparé de l’idée d’autres chercheurs, comme par exemple le Prof. Piantelli de l’Université de Sienne, qui, dans le passé, a collaboré avec le Prof. Focardi dans la recherche sur la fusion froide. Pouvez-vous nous expliquer quand, pourquoi, comment et où vous avez commencé à travailler à ce projet ?

ROSSI: J’ai commencé en 1987. Mon procédé diffère de façon évidente des tentatives précédentes, comme les faits le démontrent : personne n’est encore arrivé à produire une machine qui fonctionne vraiment. Ce sont les faits qui comptent, pas les discours.

22PASSI: La date 1987 correspond à deux ans avant l’expérience, très contestée, de Fleishmann et Pons ! Récemment, vous avec déclaré que le terme de « fusion froide » est impropre pour définir la réaction qui a lieu dans votre catalysateur, et qu’il serait plus correct, du moins en ce moment, de la dénommer, de façon plus générale, une réaction nucléaire faible (c'est-à-dire à basse énergie). Par cela vous voulez dire que vous avez suivi un chemin différent et parallèle à celui de la recherche sur la fusion froide ?

ROSSI: Oui, c’est exact. En effet, dans mon cas, il ne s’agit pas de fusion froide, mais bien de réactions nucléaires à énergie faible. Fleischmann et Pons ont effectué une électrolyse de l’eau lourde avec une cathode en palladium et une anode en platine. Je n’effectue aucune électrolyse, je n’utilise pas de palladium, ni de platine, et j’utilise des températures qui arrivent à fondre le Nickel.

22PASSI: Le fait que vous ayez construit quelque chose qui fonctionne, mais sans un modèle théorique scientifique qui explique pourquoi ça fonctionne, pousse plusieurs personnes à avoir des craintes quant à la sûreté de votre appareil. Que pouvez-vous nous dire à ce sujet ? J’imagine que vous ayez sans doute une idée de ce qui se passe dans le catalysateur, même si vous n’êtes pas en mesure de le prouver, n’est-ce-pas ?

mercoledì 26 gennaio 2011

Ogni tanto parlo anche del mio lavoro

5 : commenti
A proposito di interviste che faccio o tento di fare, l'anno scorso intervistarono il Servizio di Accompagnamento al Lavoro (SAL),  un servizio dei Comuni della Zona Sociale n. 3 dell'Umbria (Assisano) che - tra tutto il lavoro all'Ufficio del Piano di Zona - trovo ancora il tempo di coordinare. L'équipe SAL e io approvammo questo testo snello che è stato pubblicato su Personalmente, il giornalino del Centro Diurno di Riabilitazione Psico-Sociale di Bastia Umbra (ASL 2 - Cooperativa Sociale ASAD) che affronta tematiche legate alla vita delle persone diversamente abili. Il SAL è uno dei tanti Servizi a serio rischio di sostenibilità nel prossimo futuro, per effetto dei clamorosi tagli alla spesa sociale messi in atto dal governo in carica. Meditate gente, meditate.


Poche imprese “SALvano” le persone svantaggiate


Che cos'è il SAL?  
È la sigla di Servizio di Accompagnamento al Lavoro.

A quale ente pubblico appartiene?  
E un servizio della Zona Territoriale n°3, ossia dei Comuni di Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara e Valfabbrica.

Chi ne usufruisce?  
Ne usufruiscono le persone residenti nei comuni dell'Ambito su indicazione dei servizi sociali e socio-sanitari del territorio.

Con quali Enti collabora? 
Collabora con i Comuni della Zona Sociale, i servizi della USL n°2, il Centro per ['Impiego della Provincia di Perugia, le aziende, le cooperative e le associazioni del territorio.

Come avviene il contatto fra SAL e azienda?  
Gli operatori del SAL si muovono nel territorio promuovendo nelle aziende il concetto di inclusione socio-lavorativa delle persone svantaggiate e proponendo alle aziende stesse di collaborare con il servizio rendendosi disponibili ad ospitare un tirocinio formativo della persona svantaggiata.

Ci sono delle referenze minime che il lavoratore deve avere per accedere al SAL?  
Per accedere al S.A.L la persona deve essere stata prima segnalata dai sevizi sociali e/o sociosanitari ed eventualmente presa in carico dopo una valutazione di equipe S.A.L.

Da quando esiste il SAL quante persone siete riusciti a collocare nel mondo del lavoro?  
Precisato che il S.A.L non ha come finalità quella di far assumere all'interno delle aziende, ma di fornire un'esperienza formativa ai tirocinanti affinché acquisiscano gli strumenti necessari per muoversi in autonomia nel mondo del lavoro, dal 2004 al 2009 abbiamo realizzato 93 percorsi di accompagnamento al lavoro con varie finalità e strumenti e di queste 19 hanno trovato lavoro grazie al percorso svolto. Ad oggi il SAL ha in carico 35 persone.

Quando riuscite ad inserire un lavoratore, continuate a seguire il suo percorso lavorativo? E se sì, per quanto tempo?  
La persona inserita viene costantemente monitorata. verificata e valutata per tutta la durata del tirocinio. È previsto anche, per quelle persone che vengono assunte, un periodo di circa 6 mesi in cui l'operatore continua ad avere in carico la persona.

È difficile trovare un impiego a un lavoratore nel periodo di crisi attuale? 
Nel nostro territorio purtroppo non è facile trovare aziende disponibili a collaborare con il S.A.L indipendentemente dalla crisi attuale, perché c'è poca responsabilità sociale e poca conoscenza e apertura verso le persone svantaggiate.

Le imprese accolgono allo stesso modo lavoratori che, pur avendo le medesime competenze, hanno problematiche diverse? Per quale motivo? 
Proprio per la scarsa conoscenza dei vari tipi di svantaggio, le aziende non accolgono allo stesso modo le persone che andranno a fare un tirocinio, anzi a volte ci chiedono espressamente di non inserire in azienda persone con un determinato tipo di svantaggio per paura di avere un confronto.

Responsabile del Servizio è l'assistente sociale, dott. Daniele Passerini Sede: SAL c/o Uffici Servizi Sociali del Comune di Assisi via Patrono d'Italia.

Intervista realizzata da M. Leto

martedì 25 gennaio 2011

Verso l'energia infinita e oltre

22 : commenti
Bologna, 14/01/11- l'Ing. Rossi vicino alla sua invenzione 
(foto di D. Passerini)
Grazie a internet e un po' di fortuna, sono appena riuscito a fare un'intervista lampo all'Ing. Andrea Rossi, inventore del reattore Ni-H o Catalizzatore di energia (Energy catalyzer) di cui dal 14 gennaio scorso tutto il mondo discute. Gli ho posto anche qualche domanda "scomoda", per dare voce ai tanti dubbi che serpeggiano nel web: salvo poche occasioni in cui è stato un pochino evasivo, le sue risposte offrono molti elementi certi in mezzo al clamore e alla confusione mediatica che hanno seguito la presentazione del prototipo. Per esempio l'Ing. Rossi ha spiegato di avere avuto l'idea alla base del catalizzatore già prima dell'esperimento di Fleischmann e Pons, che ritiene esso generi energia tramite reazioni nucleari a bassa energia (LENR), che esclude possa trattarsi di fusione fredda.

Alla scienza spetterà il compito di scoprire cosa accada dentro l'apparecchio che Rossi ha costruito e che, intanto, funziona già molto bene visto che con 0,6 kW ha prodotto ben 12 kW sotto gli occhi e gli strumenti di misura dei fisici dell'Università di Bologna.

Una precisazione. Oggi ho proposto via email  di essere intervistato - oltre all'Ing. Rossi che ha subito risposto di sì - anche al Prof. Francesco Piantelli dell'Università di Siena, uno dei ricercatori italiani più noti nel campo della ricerca sulla fusione fredda, anche lui impegnato nella costruzione di una apparecchiatura simile a quella presentata da Rossi, da finanziare tramite una lodevole operazione di azionariato popolare (se ne parla ad esempio qui). Spero che anche Piantelli mi risponda affermativamente, in modo da potere conoscere gli sviluppi del suo lavoro e un'opinione sull'energy catalyzer di Rossi e Focardi.


Energy catalyzer:
funziona e non è fusione fredda

intervista all'ingegner Andrea Rossi
in esclusiva per Ventidue passi d'amore e dintorni
(creative commons license - contenuti utilizzabili citando e/o linkando la fonte)


Buongiorno Ing. Rossi, la ringrazio di avere accettato questa intervista. Tutti si domandano come sia riuscito a mettere a punto il suo Energy catalyzer. Qualcuno sospetta persino che lei abbia rubato l'idea, per esempio al Prof. Piantelli dell'Università di Siena, che negli anni '90 ha collaborato con il Prof. Focardi nella ricerca sulla fusione fredda. Può spiegarci quando, perché, come e dove ha cominciato a lavorare a questo progetto?

Ho cominciato nel 1987. Il mio processo differisce con evidenza dai tentativi precedenti, come dimostrano i fatti: nessuno è riuscito a produrre una macchina funzionante. Contano i fatti, non le parole.

1987 significa due anni prima del contestatissimo esperimento di Fleischmann e Pons; in questi giorni lei ha dichiarato che è improprio definire "fusione fredda" la reazione che avviene nel suo catalizzatore e che è più corretto, al momento, definirla genericamente una reazione nucleare debole, cioè a bassa energia o LENR. Ci sta dicendo che lei ha battuto una pista diversa e parallela a quella della ricerca sulla fusione fredda?

Esatto. Infatti la mia non è fusione fredda, ma si tratta di reazioni nucleari a energia debole. Fleischmann e Pons hanno fatto una elettrolisi dell'acqua pesante con catodo in palladio e anodo in platino. Io non faccio elettrolisi, non uso né platino né palladio, e uso temperature che arrivano a fondere il Nickel.

L'idea che lei abbia costruito qualcosa che funziona, pur senza un modello teorico scientifico che spieghi perché funziona, spaventa alcuni rispetto alla sicurezza di tale apparecchiatura. Cosa ci può dire al riguardo? Immagino lei abbia un'idea di cosa succeda nel catalizzatore, anche se non è in grado di provarlo, giusto?

lunedì 24 gennaio 2011

Caldaietta a sudore freddo!

2 : commenti
"A proposito" di reattori a fusione fredda, al momento uno degli argomenti più caldi di questo blog, mi è tornata in mente la procedura di accensione della caldaia domestica dei miei vicini di casa, quasi altrettanto complicata... non ci credete? Questo è il testo della mail che mi mandarono a novembre, prima di rientrare a casa da una assenza prolungata. Anche se abbiamo poche occasioni di vederci, mi sono molto affezionato a loro e gli do volentieri una mano ogni volta che posso.

Visto che mi dicono che lì fa già freddino, domani potresti provare ad accendere i termosifoni? È un pochino complicato, ma se ti spiego tutti i passaggi potresti riuscirci.
Prima di tutto bisogna andare fuori ad aprire il rubinetto dell'acqua, poi attaccare la corrente che sta sulle nostre scale interne.
Poi bisogna girare il rubinetto per aprire il gas (mi pare sia giallo) che si trova sul muro sotto la caldaia e accendere la caldaia stessa mettendola su inverno (è un pulsante che si trova sul davanti), non mi ricordo se poi c'è pure un altro pulsante sul muro a destra per attaccarlo alla corrente, forse mi sbaglio.
In seguito va girato il pomello sotto la caldaia per far salire il livello dell'acqua; va tenuto aperto fino a che non raggiunge il livello giusto (impiegherà un minuto circa) e poi va chiuso bene, sennò sale troppo il livello ed esplode!
A questo punto manca solo regolare la temperatura; in salotto accanto alla porta che da sul corridoio c'è il timer. Sul lato sinistro mi pare ci siano i comandi; va messo su on, regolazione manuale e con il + o il - si mette alla temperatura desiderata. Vanno bene 18 gradi.
Se riesci bene, sennò pazienza!!

Una procedura degna di un count down stile NASA, nevvero? :-)

Il bello è che, a fronte di altre precisazioni più che superflue, quel semplice "accendere la caldaia" avrebbe invece richiesto una nota esplicativa tipo "non preoccuparti se pigiando il pulsante dell'accensione non senti nessun rumore, tu continua a tenerlo pigiato, abbi fede e vedrai che dopo un paio di minuti partirà la fiamma pilota". Alla fine, dopo un po' di tentativi e ragionamenti per esclusione, riuscii a farla partire, ma stavo veramente sudando freddo: non essere capace di accendere una caldaietta sarebbe stato uno smacco(*) insostenibile!

(*) Considerato che, più di 20 anni fa, superai 8 esami d'Ingegneria e nemmeno troppo male (24/30 di media).

domenica 23 gennaio 2011

L'incontro tra Margherita e il Maestro

3 : commenti
Come promesso torno a parlare di letteratura e  amore, pure se per me ora non è tempo di amare... forse non è male, perché una volta tanto sto dedicando le mie energie a me stesso più che a una donna. Fermo restando che mi porto dentro, stampata nel cuore, una tra tante frasi toccanti di Into the wild: happiness only real when shared.

Da Il Maestro e Margherita, il capolavoro di Bulgakov, riporto un passo indimenticabile, l'incontro tra Margherita e il Maestro, molto di più che un "semplice" colpo di fulmine! E sfido a scagliare la prima pietra chi non ha mai sognato di essere protagonista di un incontro così.
Sono state pubblicate innumerevoli traduzioni di questa opera, in libreria ne ho confrontate quattro o cinque e alla fine ho scelto quella di Vera Dridso edita da Einaudi

Trovate un momento silenzioso, fate un bel respiro, lasciate andare i pensieri e leggete questo brano come si accarezza un bambino...

***

- Essa aveva in mano orribili fiori gialli inquieti. Non so come si chiamino, ma sono sempre i primi ad apparire a Mosca. Questi fiori si stagliavano nettamente sul suo soprabito nero primaverile. Aveva fiori gialli! Un brutto colore. Dalla Tverskaja svoltò in un vicolo e si voltò. Conosce la Tverskaja, no? Lungo la Tverskaja camminavano migliaia di persone, ma le garantisco che essa vide me solo e mi guardò, non dico preoccupata, ma addirittura in un certo qual modo morboso. Fui colpito non tanto dalla sua bellezza, quanto dalla straordinaria, mai vista solitudine nei suoi occhi! Ubbidendo a quel richiamo giallo, anch'io svoltai nel vicolo e la seguii. Camminavamo in silenzio lungo il vicolo triste e storto, io da un lato, lei dall'altro. E si figuri che non c'era anima viva. Mi tormentavo perché mi sembrava che fosse necessario parlarle, e temevo che non sarei riuscito a pronunciare neppure una parola, e lei se ne sarebbe andata, e non l'avrei mai più rivista. E s'immagini, a un tratto fu lei a parlare:
- Le piacciono i miei fiori?
Mi ricordo chiaramente il suono della sua voce, alquanto bassa, ma con brusche variazioni di tono, e - è sciocco, lo so - parve che un'eco risuonasse nel vicolo e si ripercuotesse nel muro giallo e sporco. Passai in fretta sull'altro marciapiede e, avvicinandomi a lei, risposi:
- No.
Mi guardò sorpresa, e, di colpo, in modo del tutto inatteso, sentii che per tutta la vita avevo amato proprio quella donna! Che storia, eh? Lei dirà, naturalmente, che sono pazzo. 
- Non dico niente, - esclamò Ivan, e soggiunse: - La supplico, continui!

Report ufficiali esperimento di "fusione fredda" (reattore Ni-H Rossi Focardi) - Bologna, 14/01/11

13 : commenti
L'Ing. Andrea Rossi mi ha trasmesso oggi due report scientifici dell'esperimento effettuato il 14 gennaio scorso elaborati dai ricercatori dell'Università di Bologna (Dipartimento di Fisica - INFN).
Pubblico qui a seguire in versione inglese originale (il tempo di tradurlo e poi inserisco anche il testo in Italiano) il report del Dott. Giuseppe Levi (qui il suo curriculum vitae). Il file del report è scaricabile da questo link.
Da questo link è invece scaricabile il report del Dott. David Bianchini: Experimental evaluation, for radiation protection purpose, of photon and neutron radiation field during the public presentation of the prototype called "Energy Amplifier".
Infine da questo link è scaricabile il report del Dott. Mauro Villa: On the γ radiation measurements on the Rossi system.

 

Report on heat production during preliminary tests

on the Rossi “Ni-H” reactor.


Dr. Giuseppe Levi

In this first and preliminary document are reported the heat production measures done during two short tests done on December 16 2010 [Test 1] and January 14 2011 [Test 2].

On December, 16 2010 I had the opportunity to test, for the first time, a prototype of the Rossi “Ni-H” reactor. A photograph of the apparatus used in both tests is shown in fig. 1 and a scheme is shown in fig. 2.
Fig. 1

Fig. 2

The Rossi Reactor prototype has a main horizontal cylindrical body ending with a vertical pipe. The H2 inlet was connected to a Hydrogen bottle through no return valves. There was no H2 outlet apart from a small purge valve that was closed. Cables were connected to a control box with 5 digital plc that were “controlling the power sent to the resistors inside the reactor”. Prudentially I have lifted the control box in search for any other eventually hidden cable and found none. The weight of the control box was of few kg. Two water pipes were connected to the system. Temperature was measured and logged by two NTC sensors. Another sensor, in the logger, was measuring the ambient temperature. Power from the 220 V line was monitor and logged by a “WATTS UP?” Pro Es power meter.
Before igniting the reactor the water flux was set and measured by collecting, and then weighting, an amount of water in a container in a given time. The measured flux was of 168 +/- 2 g in 45 +/- 0.1 s.

Parentesi domenicale

3 : commenti
Da un po' i passi di questo blog vanno parecchio in direzione di scienza e politica.

Ma come posso sorvolare sulle le speranze nate dalla dimostrazione dell'Energy Catalyzer a Bologna il 14 gennaio scorso? Tra l'altro aspetto a breve i report ufficiali dell'esperimento [eccoli!].

E come posso tacere l'indignazione per il "sultanato", con tanto di harem, che il berlusconismo ha insinuato nella nostra democrazia. 

"Se di qualcuno si dice che ha tutte le donne che vuole, significa che di tutte le donne che vorrebbe avere ha soltanto quelle che vogliono lui", dice Henri De Regnier. Un visitatore del blog mi ha lasciato stanotte, sul post in cui cito questo aforisma, la seguente battuta: ..."potrebbe invitare pure noi non a queste cene ad Arcore, ma ai dopocena...". Sorrido leggendola, ma subito sento che è un riso talmente amaro da trasformarsi in sconforto. No, non è più tempo di ridere delle freddure che Berlusconi amava dispensare cialtronescamente, non è più tempo nemmeno di ridere di lui quando egli stesso diventa una barzelletta. È tempo di preoccuparsi sul serio per l'assuefazione al brutto, al volgare, all'apparenza, all'idiozia che, da quell'avamposto nell'etere qual è stata Mediaset, ha raggiunto, contagiato e rammollito ampie fasce di società. 

Mi perdoni Vincenzo, se la sua era solo una battuta. Ma vedo tanti Italiani invidiare sul serio questo triste sultano d'Arcore, essere disposti a barattare la loro libertà in cambio dei suoi favori, desiderare essere invitati a condividerne l'harem se uomini o farne parte se donne (ma giovani, belle e amanti delle scorciatoie): è la più grande disgrazia capitata alla nostra nazione dal ventennio fascista a oggi.

Comunque ho bisogno profondo di riportare al centro dell'attenzione, qualcosa d'incantevole, nobile e profondo. Lo farò tra poco con un brano tratto da Il Maestro e Margherita di Bulgakov, di cui avevo iniziato a parlare un paio di settimana fa (qui).

P.S. Ecco qui il nuovo post che ho dedicato all'incontro tra Margherita e il Maestro.

sabato 22 gennaio 2011

L'Italia d'oggi vista da Totò

6 : commenti
Totò è un genio della comicità e dell'ironia senza uguali. L'unico a essersi avvicinato a lui è Roberto Benigni, a parer mio. Però è come paragonare mele e pere.

La comicità di Benigni è viscerale, proletaria, goliardica:

“Se quella notte, per divin consiglio, 
la Donna Rosa, concependo Silvio, 
avesse dato a un uomo di Milano 
invece della topa il deretano, 
l’avrebbe preso in culo quella sera 
sol Donna Rosa e non l’Italia intera.”

Di fronte a questi deliziosi endecasillabi, ad hoc con la cronaca quanto le pere col formaggio, mi chiedo quali torte di mele avrebbe sfornato il Principe con le sue acute doti comiche se fosse vissuto ai giorni nostri. Mi chiedo con quale personaggio -- come Albanese col suo Cetto La Qualunque -- avrebbe rappresentato l'arroganza al potere dei nostri giorni, lui che aveva già letto benissimo i suoi tempi e precorso i nostri con Votantonio.

Perché ieri vedendo l'ultimo video-messaggio del nostro Presidente del Consiglio... ma non sarebbe meglio spostare una s e chiamarlo Spresidente del Coniglio data la coazione al bunga-bunga e la paura ossessiva dei magistrati? Vedendo l'ultimo video-messaggio di Silvio Berlusconi - dicevo - mi è davvero sembrato di ascoltare il copione surreale (da 5:20 in poi) di un film del grande Totò e allora è nato il post "CHI LO HA DETTO?".

E adesso, scrivendo questo nuovo post, ho capito come Totò avrebbe potuto intitolare questo film:

Totò, l'Italia e lo... Spresidente del Coniglio!

venerdì 21 gennaio 2011

In attesa del report sull'Energy Catalyzer

6 : commenti
Torno ancora su un argomento che va appassionandomi ogni giorno di più. Quel reattore a "fusione fredda", altrimenti detto Energy Catalyzer (per gli amici E-Cat, c'est plus facile) presentato in anteprima mondiale a Bologna il 14 gennaio scorso dall'Ing. Andrea Rossi e dal Prof. Sergio Focardi. 

A giorni verrà reso pubblico, a firma dei ricercatori del Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna che hanno predisposto e controllato il test, i report dell'esperimento [eccoli!]; documenti che interesseranno soprattutto esperti e tecnici che avranno finalmente dati certi su cui confrontarsi e discutere.

Nel frattempo, nei siti, blog, forum che si occupano della vicenda (sono tantissimi!), l'opinione pubblica è schierata su tre fronti. A sinistra chi vede già alle porte una rivoluzione sia del mercato dell'energia sia dei paradigmi della fisica. Al centro chi preferisce non prendere posizione in attesa di avere più informazioni... così da poter sempre dire alla fine "ecco, l'avevo detto!". A destra i detrattori che ritengono l'E-Cat l'ennesima bufala, tanto più che contravviene le leggi accreditate della Fisica! E ogni riferimento a orientamenti politici è del tutto casuale.

I detrattori, per esempio, arrivano perfino -- decisamente mutatis mutandis -- a paragonare il reattore Ni-H Rossi-Focardi al tubo Tucker, non considerando che chi produceva il famigerato tubo, Mirco Eusebi, mai organizzò test affidati a ricercatore indipendenti, come invece ha fatto l'Ing. Rossi, sottoponendo a misurazioni un prototipo che, in quattro e quattr'otto, con 0,6kW/h in ingresso ha fornito più di 10kW/h in uscita.

I detrattori, in generale, si considerano sempre più intelligenti di tutti. Più di uno stimato Prof. Focardi che, dopo anni di onorata carriera accademica, ha voluto dare il suo apporto alla costruzione dell'E-Cat. Più dei ricercatori del Dipartimento di Fisica dell'Università e dell'INFN  di Bologna che, con metodo rigorosamente scientifico, da vari anni verificano cosa produca la tecnologia messa a punto da Rossi. Più del Prof. Celani dell'INFN di Frascati, che al termine dell'ultimo esperimento ha riconosciuto che l'ipotesi E-Cat = bufala sembra ormai smentita.
Post scriptum di un anno dopo: non era così, i ricercatori di Bologna avevano avuto modo di  assistere a test e applicarvi i "protocolli anti-bufala" per escludere un falso, ma non di poter approntare setting rigorosamente scientifici.

Senza contare che l'Ing. Rossi, già infondatamente accusato venti anni fa di essere un truffatore e non pago di essere stato assolto dai  tribunali di ogni ordine e grado, oggi vuole definitivamente dimostrare la falsità delle accuse che gli furono gettate addosso allora. Appena ho tempo, dedicherò qualche post a questa storia che merita d'essere conosciuta; perché è tornata di tutta attualità alla luce dell'emergenza rifiuti e della presa d'atto che proprio negli anni '90 le mafie s'impossessarono del business dello smaltimento dei rifiuti. Rossi fu loro vittima, con l'aiuto e probabilmente la connivenza, ahimè, di parti deviate dello Stato.

Mi colloco con convinzione nello schieramento di sinistra di cui sopra, lo dico apertamente: pur non essendo un tecnico né uno scienziato, ho la fortuna di avere accesso a informazioni di prima mano e, in tutta franchezza, non ho dubbi sull'attendibilità e la competenza di chi me le riporta. 

Mettiamo quindi un paio di punti fermi sulla "fusione fredda" Nichel-Idrogeno bolognese.

È ormai assodato che l''E-Cat non genera energia tramite processi di natura chimica (il report in arrivo darà numerose prove di ciò). Voglio ribadirlo proprio perché qualche giornalista ha totalmente frainteso quanto dichiarato una settimana nel corso della conferenza stampa seguita all'esperimento, contribuendo così ad alimentare confusione e sospetti. Marianne Macy per esempio (qui) ha scritto che il reattore "burns hydrogen in a nickel catalyst"... tutto il contrario, il reattore non brucia idrogeno, lo utilizza ma non chimicamente!

Riconosco invece che bisogna essere cauti sul fatto che si tratti di un fenomeno di fusione nucleare fredda alla Pons e Fleischman, forse toccherà trovargli un nome inedito. Se così fosse, questo non ridurrà l'importanza dell'invenzione di Rossi, anzi, probabilmente l'amplificherà, così come amplificherà l'entità della rivoluzione scientifica che comincia a intravedersi.

Comunque sia, certamente si continuerà a lungo a discutere se l'E-Cat di Rossi sia l'invenzione o la bufala del secolo. E intanto vicino ad Atene già ci si prepara a fabbricarlo e commercializzarlo e tra un anno o giù di lì sarà il mercato a decidere se e quanto l'idea di Rossi vale, se un nichelino o quanto la macchina a vapore nel XIX secolo.

CHI LO HA DETTO?

4 : commenti
«Vi leggo le risposte del funzionario al pubblico ministero dove descrive la mia telefonata:
L'addetto alla sicurezza mi disse: dottore le passo il Presidente del Consiglio perché c'è un problema. Subito dopo il Presidente del Consiglio mi ha detto che vi era in questura una ragazza di origine nord africana che gli era stata segnalata come nipote di Mubarak e che un consigliere regionale, la signora Minetti, si sarebbe fatta carico di questa ragazza. La telefonata finì così."
Ma vi pare che questa possa essere considerata una telefonata di minaccia? Tutto ciò è assolutamente ridicolo.»

LO HA DETTO...
  •  Antonio De Curtis in Totò, Peppino e la... Malafemmina ?
  •  Antonio Albanese in Qualunquemente ?     
  •  Silvio Berlusconi ne Il crepuscolo degli dei ?                  

Se un bel po' di Italiani smettessero di votare come se non conoscessero la risposta, vinceremmo tutti l'ultima possibilità che resta di non vergognarci di essere Italiani.

mercoledì 19 gennaio 2011

Ho "cambiato" auto: offro da bere!

3 : commenti
A inizio anno la mia vecchia Multipla a metano, dopo 10 anni d'onorato servizio e 220.000 km sulle spalle, mi ha implorato un meritato pensionamento. Pensa e ripensa, c'era un solo modello in grado di sostituirla nel mio cuore. Così ho visitato le concessionarie più vicine cercando una "chilometri zero" oppure un ottimo usato con garanzia originale in corso (quindi estendibile). Non ho trovato nulla, oppure prezzi francamente inverosimili. Allora una sera, reperite tramite internet tutte le e-mail delle concessionarie di quella marca nel raggio di 100-150 km da Perugia, ho scritto loro specificando il modello e l'allestimento che cercavo. Bene, nel giro di 10 giorni l'ho finalmente trovata a un'ora da casa: immatricolata giugno 2009, come nuova (apparteneva al concessionario stesso) e pure a un prezzo onesto (valutazione del mio usato compreso). Ieri ho firmato il contratto e sabato mattina la ritiro.

Con cosa ho sostituito la Multipla? 

Con un'altra Multipla ovviamente! Con cosa se no? Esiste forse un'altra auto 3+3 posti, che si guida e parcheggia come un'utilitaria, ecologica, con 450 km di autonomia a metano, un'ottima tenuta di strada, comoda come un salotto sia per turismo che per città, e pure simpatica come lei? Assolutamente no! La Multipla è unica e irripetibile, si ama o si odia, innamora o fa schifo, certo non lascia indifferenti. Di tutte le auto che ho avuto è l'unica che ho comprato due volte, è quella a cui mi sono più affezionato, fino ad amarne anche i "difetti".

Terminata la produzione a settembre 2010, le ultime Multipla in magazzino e le  "chilometri zero" e quelle usate non più di un paio d'anni, sono andate letteralmente a ruba, nonostante - si noti bene - si trattasse di un modello progettato 15 anni fa, privo di tutte le diavolerie elettroniche di cui altre auto ben più economiche sono ora equipaggiate di serie. Di colpo la domanda ha superato l'offerta e Fiat ha potuto vendere lo stock residuo al stesso prezzo antecedente la chiusura delle di produzione... roba da matti, ma commercialmente ineccepibile! Morale, ieri ho tirato un sospiro di sollievo ché temevo di non riuscire più a trovarne una, se non qualche modello base costoso quanto un full-optional.

In Italia la Multipla ha venduto benissimo fidelizzando i suoi acquirenti: spesso chi ne possedeva una l'ha ricomprata una seconda volta. Ma all'estero ha venduto pochissimo. E questo deve essere il motivo principale per cui Fiat l'ha lasciata morire. Infatti la casa torinese, oltre a spostare la maggior parte della produzione fuori dall'Italia, sta inequivocabilmente ritarando la sua offerta alle richieste dei mercati esteri. Ecco perché piuttosto che investire per aggiornare la Multipla, punta su SUV e auto con una connotazione più sportiva o trendy; induce l'automobilista medio italiano, che un tempo  acquistava auto da famiglia, a desiderare auto con velocità di punta sempre maggiori (alla faccia dei limiti stradali e per la gioia di chi incassa dagli autovelox) e meno rispettose dell'ambiente. Male, molto male. Non a caso dopo due anni, Marchionne tiene ancora nel cassetto la Fiat ibrida, giusto per vanificare il vantaggio competitivo che aveva... che grande stratega!

La Multipla rappresentava la scelta dell'automobilista che bada alla sostanza più che alla forma, che al suo mezzo chiede d'essere comodo, pratico e poco inquinante. Una di quelle auto che, quando i livelli di PM10 salgono e le città vengono chiuse al traffico, può continuare a circolare a metano. L'acquistava, probabilmente, chi vota centrosinistra piuttosto che centrodestra, chi è favorevole alle fonti alternative e contrario al nucleare... beh, quest'auto Fiat non la produce più!

lunedì 17 gennaio 2011

Tutti i GENERATORI AUTOMATICI di Metilparaben

1 : commenti
"Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati."

Questo aforisma di Berthold Brecht è ormai marchio di fabbrica di Metilparaben, meritatamente uno dei più famosi blog d'Italia. Ne trovo irresistibili in particolare gli irriverenti e spassosissimi "generatori automatici", nel complesso abbastanza bipartisan, perché è doveroso che la satira colpisca ovunque serva, a destra, centro, sinistra che sia. Ma c'è poco da fare, il PdL  vince per continuità e abbondanza di fonti di ispirazione! A ripercorrere tutti  insieme i generatori automatici di Metilparaben,  ne viene fuori un caleidoscopico compendio del peggio  che la cronaca patria, specialmente quella politica, ci ha dato negli ultimi anni. Però almeno ci si ride sopra... pure se sarebbe da piangere!

GENERATORE AUTOMATICO DI...
  1. precisazioni del Presidente sulla festa svoltasi a Palazzo Chigi (04/01/12) 
  2. newsletter con offerte imperdibili (05/12/11)
  3. abitudini sataniche che portano al male (25/11/11)
  4. entità territoriali esistenti a causa di un formaggio (24/11/11)
  5. governi tecnici (13/11/11)
  6. telefonate non intercettate che scagionano da ogni accusa (29/09/11)
  7. definizioni di blogger del ministro Rotondi (27/09/11)
  8. mirabolanti infrastrutture italiane che favoriscono la ricerca scientifica (26/09/11)
  9. sottili figure retoriche su Vendola (22/09/11)
  10. intercettazioni di racconti di imprese sessuali (20/09/11)
  11. magliette da consigliere regionale (18/09/11)
  12. persecuzioni ai danni del premier (16/09/11)
  13. aiuti a famiglie disagiate (12/09/11)
  14. manovre finanziarie (01/09/11)
  15. dichiarazioni di limitato utilizzo di case (30/08/11)
  16. giustificazioni per aver preso in affitto un appartamento (29/07/11)
  17. irregolarità per annullare il voto su Papa (21/07/11)
  18. DDL sul testamento biologico ispirati all'indisponibilità della vita (18/07/11)
  19. compromessi tra Pdl e Lega sulla questione dei ministeri al nord (21/06/11) 
  20. ultimatum della Lega al governo da Pontida (18/06/11) 
  21. sinonimi per commentare il risultato dei referendum (13/06/11) 
  22. cose terribili che sono successe a Milano dopo una sola settimana di Pisapia Sindaco (06/05/11)
  23. trasmissioni micidiali che hanno determinato l'esito delle elezioni (03/06/11)
  24. battute esilaranti di Beppe Grillo su Pisapia (31/05/11)
  25. reazioni del centrodestra ai risultati delle amministrative (30/05/11) 
  26. scuse per sottrarsi a un pippone sui giudici di sinistra (27/05/11)
  27. istituzioni da spostare da Roma (27/05/11)
  28. esternazioni tre giorni prima del ballottaggio ( 25/05/11) 
  29. cattivoni che sarebbero felicissimi se vincesse Pisapia (23/05/11)
  30. cose che succederebbero a Milano se vincesse Pisapia (21/05/11)
  31. campagne elettorali pacate per le elezioni di Milano (19/05/11)
  32. reazioni del Pdl al risultato elettorale di Milano (16/05/11)
  33. accuse a Pisapia mentre suona il gong del confronto televisivo (12/05/11)
  34. attacchi igienici ai leader della sinistra (11/05/11)
  35. colpe dei pubblici ministeri con malattia associata (10/5/11)
  36. inni per movimenti disponibili a sostenere il governo (06/05/11)
  37. proposte di miglioramento delle modifiche all'articolo 1 della Costituzione (20/04/11)
  38. manifesti contro i terroristi nelle istituzioni (18/04/11)
  39. invettive davanti al Tribunale (11/04/11)
  40. imperi crollati per castighi divini dovuti ai turpi comportamenti dei suoi abitanti (07/04/11)
  41. promesse ad abitanti di isole invase (30/03/11)
  42. articolati pareri politici sulle minoranze (29/03/11)
  43. precisazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla cena col gruppo dei Responsabili (25/03/11)
  44. manifesti di Bersani (19/03/11)
  45. orari scolastici dopo la riforma (14/03/11)
  46. palinsesti RAI conformi all'atto di indirizzo sul pluralismo del PdL (02/03/11)
  47. attacchi agli insegnanti pubblici (01/03/11)
  48. scandali fotografici sugli esponenti dell'opposizione (17/02/11)
  49. proteste contro il rito abbreviato (09/02/11)
  50. scuse del Pdl per non andare alle elezioni dopo la bocciatura del federalismo (03/02/11)
  51. coalizioni proposte da d'Alema per battere Berlusconi (31/01/11)
  52. telefonate all'Infedele (25/01/11)
  53. legittimi impedimenti (16/01/11)
  54. comizi di Nichi Vendola (14/01/11)
  55. correnti del PD (13/01/11)
  56. nuovi partiti di Berlusconi (11/01/11)
  57. comizi di Umberto Bossi (10/01/11)
  58. Generatore automatico di metafore di Di Pietro (02/01/11)
  59. definizioni di democrazia di Nichi Vendola (02/01/11)
  60. scoop su Gianfranco Fini (28/12/10)
  61. slogan del Partito dell'Amore (26/12/10)
  62. giustificazioni di deputati voltagabbana (13/12/10)
  63. reati sessuali per arrestare Julian Assange (08/12/10)
  64. ammissioni di invecchiamento di Berlusconi (05/12/10)
  65. telefonate di Berlusconi a Ballarò n . 2 (24/11/10)
  66. comparazioni di Berlusconi (02/11/10)
  67. libri alternativi a "Due anni di governo" (19/10/10)
  68. voti poco convinti di FLI sul Lodo Alfano (06/10/10)
  69. videomessaggi di Gianfranco Fini (27/09/10)
  70. possibili "papi stranieri" del PD (22/09/10)
  71. attribuzioni di colpe alla sinistra di Berlusconi (13/09/10)
  72. titoli di giornale da due mesi a questa parte (09/09/10)
  73. inversioni di marcia di Daniele Capezzone (01/09/10)
  74. modifiche ai principi fondamentali della Costituzione (26/08/10)
  75. proposte dei finiani per una nuova maggioranza di governo (23/08/10)
  76. argomentazioni per "recuperare" ad uno ad uno i "finiani moderati" (19/08/10)
  77. fulminanti strategie del PD per approfittare delle difficoltà della maggioranza (12/08/10)
  78. giustificazioni di Scajola (01/05/10)
  79. cose di cui Gianfranco Fini si è accorto all'improvviso (04/08/10)
  80. motivazioni per premi a futuri premier (19/07/10)
  81. barzellette di Berlusconi in Brasile (02/07/10)
  82. deleghe di Aldo Brancher (29/06/10)
  83. difese della lingua veneta di Zaia (22/06/10)
  84. dichiarazioni di Berlusconi con smentita fulminea (03/06/10)
  85. telefonate di Berlusconi a Ballarò n. 1 (02/06/10)
  86. pallonate di Berlusconi (27/05/10)
  87. attacchi di Berlusconi a Fini (23/04/10)
  88. contrattacchi del Vaticano sui preti pedofili (16/04/10)
  89. ricostruzioni di Berlusconi (10/03/10)
  90. Decreti Legge interpretativi in caso di vittoria del centrosinistra (08/03/10)
  91. decreti legge "interpretativi" (06/03/10)
  92. leggine "ad listam" (02/03/10)
  93. giustificazioni dei presentatori di liste del PdL in ritardo (01/03/10)
  94. dichiarazioni delle candidate del PdL (27/02/10)
  95. canzoni di Pupo e Emanuele Filiberto (22/02/10)
  96. proclami di Brunetta (18/01/10)
  97. leggi ad personam (18/11/09)
  98. proteste contro la Corte Europea dei diritti umani (05/11/09)
  99. premi per Berlusconi (24/09/09)
  100. proclami di Berlusconi (17/09/09)
  101. anatemi di Joseph Ratzinger (02/01/08)
D'ora in poi terrò aggiornato questo elenco dei generatori automatici di Metilparaben, che in tutta sincerità non immaginavo nessuno avesse ancora aggregato. Perciò se proprio lo volete scopiazzare, abbiate la premura di mettere vicino un link a questo blog, grazie. Ma qui l'elenco sarà costantemente aggiornato, questa è la differenza! ;-)


APPENDICE


A volte la realtà supera perfino Metilparaben:
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