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venerdì 12 novembre 2010

È impossibile sapere di una persona cosa pensa

"Il guaio è che i grandi si illudono di sapere che cosa succede dentro la testa di un bambino di dieci anni. Ed è impossibile sapere di una persona cosa pensa, se quella persona non lo dice. La gente vedeva Peter sdraiato per terra un bel pomeriggio d’estate, a masticare un filo d’erba o a contemplare il cielo. “Peter! Peter! A cosa pensi?” gli domandavano. E Peter si rizzava a sedere di soprassalto dicendo: ”A niente. Davvero!” I grandi sapevano che nella sua testa qualcosa doveva pur esserci, ma non riuscivano né a vedere né a sentire che cosa. Dirgli di smettere non potevano, non sapendo che cosa stesse facendo. Magari stava pensando di dare fuoco alla scuola, o di dare sua sorella in pasto a un alligatore, o di scappare a bordo di una mongolfiera, ma loro non vedevano altro che un ragazzino tutto preso a contemplare il cielo senza battere ciglio, un ragazzino che, se qualcuno lo chiamava neppure rispondeva."



Oggi al convegno sulla tutela dei minori che si sta svolgendo a Riva del Garda (TN), per inciso cittadina deliziosa, nel corso di un workshop è stato citato questo brano. Mi è molto piaciuto, lo ritengo sacrosanto e perciò voglio condividerlo.

Il guaio è che in genere i grandi si illudono di sapere non solo cosa succede dentro la testa di un bambino, ma pure in quella degli altri adulti par loro. Da un bel po' di anni sono giunto alla conclusione che porsi tale domande è tempo perso, se lo si fa credendo sul serio di potere immaginare i pensieri altrui. Parto sempre dal presupposto di non potere sapere cosa frulla in testa ai miei interlocutori: se sono curioso glielo chiedo, poi sta a loro rispondermi sinceramente o meno.

P.S. del 15 novembre. Pare che questo post sia un bell'esempio di effetto che precede una causa (!), infatti ho visto per caso Ian McEwan due giorni dopo ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa per presentare il suo ultimo lavoro, Solar.

LINK COLLEGATI:

2 : commenti:

the daffodils ha detto...

Questo discorso che fai vale non solo per i bambini. Se solo le persone si prendessero la briga di chiedere... invece di pensare che lui pensa che io penso che lei pensa... ahahaah e poi nascono i fraintendimenti. :0)

Daniele Passerini ha detto...

Infatti! :-)

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